Modificata in Toscana la norma regionale che toglie il contratto Fnsi ai giornalisti

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“Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato la legge che toglie il contratto Fieg-Fnsi ai  giornalisti dell’Agenzia di informazione della giunta regionale e dell’Ufficio stampa del Consiglio. Il presidente Sandro Bennucci e tutti gli organismi dirigenti dell’Associazione Stampa Toscana, insieme al Cdr dell’Agenzia della Giunta e alla fiduciaria dell’Ufficio stampa del Consiglio, vigileranno affinchè vengano mantenuti tutti i trattamenti in godimento da parte dei colleghi, secondo l’impegno assunto dall’Amministrazione”. Se ne è fatto un preciso impegno l’Assostampa Toscana che promette: “Insieme al Cdr dell’Agenzia della Giunta e alla fiduciaria del Consiglio, Ast ha ricevuto un’informativa, chiedendo precise garanzie sull’applicazione delle norme di salvaguardia nazionale che tutelano, appunto, il trattamento in godimento. Ma la partita non finisce qui”.

I giornalisti hanno spiegato: “Ci sono centoventi giorni, stabiliti dalla legge, per definire in modo compiuto il passaggio al comparto del pubblico impiego con le dovute salvaguardie per chi fino ad oggi era inquadrato con il contratto giornalistico. E in questi 120 giorni Ast, assieme al Cdr dell’Agenzia Giunta e alla fiduciaria del Consiglio, con l’assistenza tecnica della  Fnsi, controllerà affinché le rassicurazioni ricevute si traducano in atti concreti e s’impegnerà a difendere tutti gli istituti e le previsioni contrattuali del Cnlg fino ad oggi garantiti, che devono intendersi pienamente in essere nelle more del passaggio al nuovo contratto”.

E dunque: “Ast auspica pure che possano essere trovate soluzioni, anche nazionali, per mitigare il rischio di sterilizzazione degli stipendi futuri dei giornalisti già assunti e, in sede di rinnovo di contratto, la definizione di specifiche indennità legate al lavoro dei giornalisti. La nuova legge, in ogni caso, ribadisce che nell’Agenzia della Giunta regionale e nell’Ufficio stampa del Consiglio potrà lavorare solo chi è iscritto all’albo dei giornalisti, così come giornalista (un professionista, ma laureato) dovrà essere il direttore”.

E infine: “Non basta: come in occasione delle elezioni regionali di 5 anni fa, Ast chiederà ai candidati presidenti di firmare un protocollo sulla comunicazione e l’informazione in Toscana, dove siano ben descritte anche le garanzie per i colleghi che lavorano per la Giunta e il Consiglio”.

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