L’International Trade Commission ha dato ragione alla Apple nel contenzioso iniziato circa un anno e mezzo fa e che spinse il colosso taiwanese a denunciare la violazione di alcuni brevetti da parte di Cupertino. La storia sembra ripetersi visto il recente smacco provocato alla Samsung che ha all’attivo già tre sentenze in sfavore (l’ultima giunta dall’Aia) e che hanno decretato per il Galaxy Tab l’uscita dal mercato in Germania e in Australia. Come l’azienda sudcoreana, anche HTC ha chiesto il blocco delle vendite, stavolta però dei principali dispositivi della Mela, come l’iPhone, l’iPad e l’iPod per un presunto uso illegittimo di 5 brevetti relativi alla gestione dei consumi energetici (metodi di carica) nei dispositivi portatili e alla gestione personalizzata delle chiamate mediante smartphone. La denuncia è stata anche qui una risposta all’accusa mossa dalla Apple a inizi marzo 2010 per la violazione presunta di ben 20 brevetti. La contromossa di HTC avrebbe dovuto ridurre le pretese di Cupertino per poi rimettere in discussione l’intero suo impianto accusatorio. Eppure l’ITC statunitense ha respinto la richiesta dell’azienda per l’assenza di chiarezza nelle prove addotte.
Un brutto colpo per il colosso taiwanese ma che può ancora contare sul giudizio della Corte che si riunirà nel mese di febbraio per esprimersi sulla colpevolezza o meno della Apple. C’è da dire però che finora l’azienda di Tim Cook ha retto bene ed avrà poco più di 3 mesi di tempo per dimostrare la solidità dei propri brevetti.
(Reuters)