Apple lavora al colpo del secolo. A dar retta ai soliti beninformati di turno, il colosso di Cupertino si starebbe preparando a mettere a segno la più grande acquisizione della sua storia: l’acquisto, per 3,2 miliardi di dollari, di Beats Electronics, il produttore di cuffie e di un servizio di musica in streaming fondato dal produttore musicale Jimmy Iovine e dalla star dell hip-hop Dr. Dre.
Come riporta il Financial Times, che cita fonti anonima vicine all’azienda, l’accordo potrebbe essere annunciato all’inizio della prossima settimana anche se alcuni dettagli e devono ancora essere discussi tra i due gruppi, cosa che potrebbe fare naufragare l’intesa. Una mossa del genere rappresenta un cambiamento epocale per le politiche di Apple e segnerebbe una possibile nuova via per l’amministratore delegato Tim Cook. Steve Jobs infatti aveva sempre guardato con sospetto le acquisizioni, soprattutto quelle di marchi noti.
Anche se dai due gruppi non trapela nulla, le fonti del Times sostengono che Apple si porterebbe in casa sia il servizio di musica in streaming lanciato quest’anno, che le cuffie colorate che hanno fatto la fortuna del gruppo. La decisione del produttore di iPhone, continua il Financial, potrebbe tuttavia nascondere un segno di debolezza: dopo aver rivoluzionato il mercato della musica lanciando iPod, adesso Apple è costretta a guardare all’esterno dei suoi laboratori di ricerca per scovare nuove idee.
Non è la prima volta che Beats fa parlare di sé. Nel settembre del 2013 il gruppo di Dr. Dre aveva ricevuto un finanziamento da 500 milioni di dollari da Carlyle che aveva valutato la società oltre 1 miliardo di dollari. Proprio lo scorso mese Cook aveva detto che Cupertino avrebbe fatto nuove acquisizioni dopo le 24 messe a segno in 18 mesi, sottolineando che non sarebbe stato contrario ad acquisti di grandi società. La mossa di Beats si pone all’interno di una serie di accordi miliardari da parte dai colossi della Silicon Valley: Google ha di recente acquistato il produttore di termostati intelligenti Nest Lab per 3,2 miliardi di dollari e Facebook ha messo le mani su WhatsApp spendendo la cifra record di 19 miliardi.