Non è andata male la ricognizione cinese di Tim Cook, ad di Apple. L’incontro col vicepremier Ma Kai ha riguardato maggiormente la privacy degli utenti, messa recentemente a rischio da un attacco di tipo phishing nei confronti di Icloud. Secondo indiscrezioni la violazione sarebbe stata attuata dal Governo per raccogliere e monitorare dati personali dei cittadini. Dal meeting sono emersi segnali di distensione, anche se per ora i dettagli scarseggiano. Cook ne ha approfittato per preparare il terreno in vista di un possibile lancio di Apple Pay in Estremo Oriente. Inoltre sono allo studio strategie di mercato per favorire la diffusione del nuovo Iphone su territorio cinese. L’intenzione della Mela di puntare sulla Cina è confermata anche dalla volontà di triplicare il numero degli Apple Store presenti nel vasto stato asiatico. Dovranno diventare ben 40 entro la fine del 2016 e non saranno situati solo nelle città di Shanghai e Pechino.