Apple chiude alle vendite in Russia ed elimina dai suoi store le app delle piattaforme d’informazione russe. L’annuncio è arrivato nelle scorse ore, la multinazionale americana ha deciso inoltre di disabilitare in Ucraina la sua app di geolocalizzazione Apple Maps, motivando la scelta con la necessità di garantire la sicurezza dei cittadini del Paese dell’Est. Così facendo, Apple ha accolto l’appello che le era arrivato dal vicepremier di Kiev, Mykhailo Fedorov, che aveva inoltrato venerdì scorso una richiesta in tal senso.
Non sarà possibile acquistare prodotti Apple in Russia ma fuori dal territorio della Federazione non sarà possibile nemmeno scaricare le app dei media in lingua inglese ritenuti vicini al Cremlino. In particolare, il ban è stato esteto a Russia Today e a Sputnik News. Nei giorni scorsi, il Ceo Apple Tim Cook aveva espresso su Twitter la sua preoccupazione per il precipitare della situazione. E, inoltre, aveva promesso che da parte dell’azienda di Copertino sarebbero giunte misure nette per “supportare gli sforzi umanitari” in Ucraina.
Il vice presidente ucraino, nei giorni scorsi, aveva allargato l’appello a tutte le big del web. Affermando che “la tecnologia è più forte dei carrarmati”, Fedorov aveva rivolto le richieste sue e del governo ucraino (oltre a Apple) anche a Google, Paypal e Netflix. Il politico, inoltre, aveva contattato Elon Musk per chiedergli di mettergli a disposizione i terminali Starlink per rendere stabili le connessioni in Ucraina. E proprio qualche ora fa, come riferisce l’Ansa, sono giunte nel Paese le apparecchiature SpaceX che erano state già promesse e quindi effettivamente consegnate da parte di Musk.