Nella guerra dei brevetti degli smartphones una vittoria a metà per Apple. Una giuria americana ha le riconosciuto 120 milioni di dollari di danni da Samsung, che usa il sistema operativo Android dell’americana Google, ritenuta colpevole di violazione di due brevetti, fra i quali lo scorrimento per sbloccare lo smartphone (‘slide to unlock’). Una cifra, quindi, decisamente inferiore ai 2,2 miliardi di dollari reclamati da Cupertino all’avvio del processo e inferiore anche ai 930 milioni di dollari di danni riconosciuti ad Apple nel 2012, quando sempre una giuria aveva rinvenuto Samsung colpevole. Allo stesso tempo, però, Apple è ritenuta colpevole di aver violato un brevetto Samsung e dovrà pagare alla società sud coreana 158.400 dollari. Il verdetto della giuria, che riconosce ambedue le società colpevoli, apre la strada alla richiesta, sia da parte di Apple sia da parte di Samsung, di bloccare e bandire le vendite della concorrente per i prodotti in cui sono applicati i brevetti infranti. “E’ difficile vedere il risultato come una vittoria per Apple. L’ammontare che le viene riconosciuto è meno del 10% di quello che aveva richiesto e probabilmente non copre neanche le spese legali” afferma Brian Love, professore alla Law School dell’Università di Santa Clara. “Apple ha lanciato la campagna legale anni fa con l’aspirazione di rallentare l’ascesa” di Samsung. “Finora ha fallito e con questo caso non si avvicina al risultato sperato”. Secondo Michael Risch, professore della Villanova University, “il risultato più importante è il messaggio che i brevetti su componenti piccoli dell’interfaccia non giustificano danni giganteschi. Apple non canta vittoria, ma si limita a precisare come il verdetto della giuria rafforza l’idea che Samsung abbia “rubato volontariamente le nostre idee e copiato i nostri prodotti” afferma un portavoce di Apple. La giuria ha infatti stabilito che le violazioni di Samsung sono state volontarie, offrendo ad Apple la possibilità di chiedere il triplo dei danni che le sono stati riconosciuti.n La giuria che ha deciso il caso era composta da otto persone, fra uomini e donne, e la decisione è arrivata dopo tre giorni di deliberazioni seguiti a un processo di quattro settimane. Apple e Samsung si sfidano da anni nei tribunali di quattro continenti per stabilire il proprio dominio sul mercato degli smartphone, che alla fine dello scorso anno valeva 338,2 miliardi di dollari. A differenza dei precedenti scontri in tribunale, quest’ultimo è stato caratterizzato dalla presenza di Google, almeno indiretta. Nel presentare il proprio caso, Samsung ha evidenziato che Google ha sviluppato in modo indipendente molte delle caratteristiche software al centro del caso. E quindi Apple se la sarebbe dovuta prendere con Google.
fonte: www.repubblica.it