Gli editori chiedono tempo fino a settembre per l’entrata in vigore delle nuove norme della legge per il libro, tanto più alla luce dell’impatto dell’emergenza Coronavirus. Ecco l’appello lanciato da Aie:
Come editori riuniti nell’Associazione Italiana degli Editori, da oltre 150 anni la nostra casa comune, vogliamo rivolgere un appello al governo a poche settimane dall’approvazione definitiva in Senato, lo scorso 5 febbraio, della legge sulla promozione e il sostegno della lettura. Si tratta di un provvedimento rispetto al quale non abbiamo nascosto le nostre critiche, preoccupati per l’impatto che la riduzione degli sconti potrebbe avere sui lettori, ma che oggi è legge e di cui tutti condividiamo senza riserve gli obiettivi: far crescere la cultura del libro, allargare il pubblico dei lettori e quindi, in definitiva, alimentare lo sviluppo democratico del Paese. Daremo con convinzione e in tutte le forme possibili, a partire dalle
scuole, il nostro contributo affinché questi obiettivi possano essere raggiunti.
Nel garantire questo impegno, segnaliamo la necessità di consentire alle nostre imprese, di adeguarsi e prepararsi per tempo al nuovo assetto del mercato, evitando inefficienze, sprechi e doppie lavorazioni che possono danneggiare editori, rivenditori, autori e lettori.
Questo è vero tanto più dopo l’affacciarsi dell’emergenza Coronavirus nel nostro Paese che obbliga il mondo del libro ad affrontare criticità inedite. Le aziende editoriali devono essere messe in condizione di conoscere al più presto la decorrenza delle nuove norme, che dovrebbero entrare in vigore non prima di settembre per consentire a tutta la filiera del libro di affrontare una difficile situazione.
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