Michele Anzaldi non ci sta e batte i pugni sul tavolo. “Sul mancato confronto tv tra i 4 leader in campo sarebbe realmente rispettoso dei cittadini se le emittenti, a partire dal servizio pubblico Rai, facessero un’operazione verità: quali leader si sono rifiutati? Quali motivazioni hanno addotto?”. Così Michele Anzaldi lancia l’ultima sfida “elettorale” per chiedere notizie e verità sulle sfide televisive che non si sono svolte né facilmente si terranno negli ultimi giorni che separano gli italiani dalle elezioni.
Anzaldi, in un post affidato ai social, ha usato parole importanti per fare il punto della situazione sulla richiesta, inevasa, dalle televisioni e, soprattutto, dai leader politici. “In altri tempi sarebbero stati i giornali a chiederne conto, a proporre un’inchiesta giornalistica. Carlo Calenda è stato l’unico a dirsi disponibile fin da subito, mentre gli altri tre (Letta, Meloni, Conte) si sono tirati indietro. Non c’erano altri leader delle coalizioni di destra e sinistra disponibili a partecipare? Di Maio, Bonino, Fratoianni, Tabacci, Bonelli, Salvini, Berlusconi, Lupi, Toti, Brugnaro hanno tutti detto di no?”.
Quindi Anzaldi ha concluso: “Almeno SkyTg24, da anni all’avanguardia sui confronti elettorali, ci ha provato, proponendo un confronto registrato tra le diverse posizioni dei leader sui principali argomenti, con “Casa Italia, idee a confronto”. Ma davvero questa campagna dovrà essere ricordata come la peggiore degli ultimi 30 anni, senza neanche un confronto televisivo realmente aperto? Un danno per i cittadini e per la credibilità della politica”.
[…] voto a Fitto val bene una presidenza Rai di garanzia: la proposta arriva da Michele Anzaldi, già deputato di Italia Viva nella scorsa legislatura. Che ha scritto (anche) a Beppe Grillo per […]