Anzaldi punta il dito contro lo stato di salute dell’informazione in Rai. In un’intervista al Tempo, il consigliere di vigilanza Rai di Italia Viva ha stigmatizzato il “buco” che i tg televisivi avrebbero preso dando con ritardo la notizia relativa ai dubbi e alla segnalazione all’anti-riciclaggio del compagno di Rocco Casalino che lo ha difeso parlando di lui come di una vittima del trading online.
Anzaldi ha ricostruito così la vicenda: “Trovo gravissimo che i Tg Rai abbiano censurato la notizia”. E quindi ha aggiunto: “Mi auguro che non ci sia nulla di illegale e tutto venga chiarito. Di certo non sono sufficienti le giustificazioni autoprodotte di Casalino. C’è un’indagine dell’antiriciclaggio, è doveroso che la magistratura effettui le dovute verifiche”.
Anzaldi ha poi accusato la Rai: “Casalino intorno alle 18 di sabato ha diffuso una nota, peraltro come portavoce del presidente del Consiglio e quindi tirando lui in ballo il governo, ma i telegiornali Rai della sera hanno completamente ignorato la vicenda. Tgl, Tg2 e Tg3, nelle edizioni serali di sabato, non hanno dedicato alcuno spazio né alla notizia dell’Antiriciclaggio né alle giustificazioni del portavoce di Conte”.
E ancora: “Un atteggiamento davvero singolare, visto che la notizia è in prima pagina su tutti i giornali, sebbene principalmente con la versione data da Casalino. Davvero per l’informazione pagata da tutti gli italiani, l’informazione del servizio pubblico, questa vicenda non è stata ritenuta una notizia? Tra morbosità e censura, tra propaganda politica e oscuramento, il giusto mezzo è l’informazione corretta. Purtroppo negli ultimi mesi in Rai l’abbiamo vista di rado”.
Infine la conclusione: “Io mi limito a constatare che l’informazione Rai con questi vertici ha toccato il punto più basso mai raggiunto per squilibri, propaganda, parzialità. Questo episodio ne è l’ennesima conferma”.