Anzaldi difende Damilano: “Ben venga la qualità in Rai”

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Anzaldi difende Damilano per attaccare Cartabianca e Bianca Berlinguer. Il talk show di Raitre è nella bufera per il caso Orsini. E le dichiarazioni del professore della Luiss sulla situazione della guerra hanno smosso parecchie coscienze, innescando feroci polemiche ormai da qualche settimana che dalla tv rimbalzano nei salotti e si manifestano sui social.

Il commissario di vigilanza Rai Anzaldi, in quota Italia Viva, ha difeso la scelta di Raitre di contrattualizzare Damilano affidandogli la conduzione della striscia d’informazione preserale sulla terza rete. Le parole del deputato sono chiarissime. Meglio Damilano che Bianca Berlinguer perché ritiene insufficiente l’offerta informativa di Raitre. Intervistato da Giornale d’Italia, Anzaldi “benedice” Damilano. E spiega che una sua trasmissione potrebbe contribuire a un racconto più equilibrato sull’Ucraina. Dal momento che, secondo lui, Cartabianca rappresentare un fenomeno di “trash informativo”.

La questione è però soprattutto un’altra. Quella cioè relativa agli esterni e al loro impiego in Rai nonostante le numerose risorse interne già contrattualizzate. Per Anzaldi si tratta di un problema relativo. Perché, ha spiegato, “se un esterno aumenta la qualità è giusto che la Rai lo chiami”. Viceversa, meglio soprassedere se “conduttori e opinionisti scimmiottano il peggio della tv commerciale facendo anche peggio in termini di ascolti”.

Ma in casa Rai la scelta di affidare a Marco Damilano la striscia preserale è stata accolta con freddezza se non aperta ostilità. Come Lettera 22 che ha definito la scelta paragonabile alla logica di spartizione “partitocratica” e la stessa Usigrai che ha richiamato alla necessità di valorizzare le risorse interne. Sullo sfondo, però, c’è anche la questione inerente i palinsesti e gli orari. Perché spostare la soap Un Posto al Sole sarebbe “colpire” il centro di produzione Rai di Napoli e farebbe arrabbiare la società che la produce. Insomma un rebus.

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