“Chi governerà il Paese non deve fare regali al settore, ma aiutarci nel passaggio al digitale.
La strada, infatti, è quella dell’integrazione tra carta e digitale, guardando ai progetti, senza perdere di vista la qualità. Ho una sola preoccupazione, che ci sia un interlocutore politico che riconosca l’informazione come bene collettivo”. Lo ha detto il presidente della Fieg, Giulio Anselmi, nel corso del convegno “Carta & web: l’integrazione tra scelte strategiche e tecnologiche”, organizzato questa mattina a Roma, nella sede di palazzo Giustiniani, nel quale è stato illustrato l’andamento della filiera della carta e le proposte per la ripresa del settore.
“La filiera della carta – ha sostenuto Anselmi – rappresenta un mondo di straordinaria importanza per il Paese. Il fatturato del 2012 ha raggiunto i 32,9 miliardi di euro con 213 mila addetti, che rappresentano il 5% dell’intera industria manufatturiera nazionale”.
“L’occupazione indotta – ha proseguito il presidente della Fieg – è di 527 mila unità per un totale di 740 mila addetti complessivi”.
“L’editoria – ha continuato – per cinque anni consecutivi ha presentato dati negativi, malgrado i segnali positivi dell’industria digitale. Il mondo del web è il nostro naturale interlocutore, ma la carta rappresenta ancora il 90% dei ricavi del settore”.
“Fino a che la componente cartacea sarà così rilevante – ha concluso Anselmi – sarà bene non dare per perduta la partita. Il cuore del settore resta la carta”.