Il comitato di redazione dell’ANSA ha diffuso il testo di un documento ”approvato oggi all’unanimita’ ” dall’ assemblea dei redattori dell’ Agenzia. Questo il testo: ”L’assemblea dei redattori dell’ANSA respinge in toto il piano di riorganizzazione e sviluppo dell’Agenzia presentato al Cdr la scorsa settimana dai vertici aziendali e giornalistici e ribadisce che non ci sara’ alcun tavolo di trattativa, a nessun livello, se prima non verra’ formalmente ritirato. Il piano non contiene alcun elemento economico che consenta di far luce sulle linee di sviluppo immaginate per l’agenzia per il breve e medio periodo e i giornalisti dell’ANSA contestano l’assoluta mancanza di spiegazioni sui motivi reali – economici e organizzativi – che hanno portato l’azienda dopo anni di bilanci in attivo sull’orlo di quella che viene tratteggiata come una seria crisi strutturale. Il piano, che dovrebbe innescare il rilancio dell’agenzia, e’ invece caratterizzato da un pesante taglio degli organici: i giornalisti dell’ANSA respingono la riduzione del corpo redazionale e il tentativo di provocare un conflitto interno tra i colleghi ‘pensionabili’ (sia pure con esodo agevolato) e colleghi con contratti a termine che vedono messo in pericolo il proprio futuro professionale. I giornalisti dell ANSA chiedono quindi il ripristino del turn over e preannunciano che reagiranno con fermezza a ogni tentativo di attuare surrettiziamente il piano o parte di esso. L’assemblea respinge qualunque minaccia di ricorso a non meglio precisati strumenti di legge per ottenere la riduzione del personale e trova singolare che per l’ennesima volta si punti l’attenzione solamente sull’aumento del costo del lavoro giornalistico, trascurando del tutto il settore amministrativo e dirigenziale il cui impatto sui conti resta ignoto. Quanto alle sedi regionali ed estere l’assemblea rifiuta qualunque ipotesi che possa consentire la sostituzione di colleghi con contratto ex articolo uno con collaboratori, per non parlare dei progetti di accorpamento di aree e redazioni la cui efficacia e tutta da dimostrare e che appaiono forieri di ulteriori problemi all’organizzazione e alla qualita’ del lavoro. L’assemblea sottolinea infine come la spinta verso la multimedialita’, che non ha mai visto i redattori contrari in linea di principio, non possa in alcun caso essere vista come condizione per snaturare la ‘missione’ dell’ANSA che e’ quella di fornire notizie imparziali, verificate, tempestive e complete e di essere un’agenzia che da’ voce a tutti. Il solo fatto di parlare di un superamento degli ‘ambiti di certificazione della fonte e di produzione tradizionale di notizie a carattere generalista’ per focalizzare l’attenzione ‘sulla capacita’ di integrazione di contenuti e diffusione di formati anche attraverso i nuovi media’ significa cambiare per sempre il ruolo di voce libera, democratica e autorevole che l’ANSA ha svolto per oltre 60 anni in Italia. L’assemblea proclama pertanto lo stato di agitazione permanente e da’ mandato al Cdr di attuare iniziative per portare all esterno la vertenza e sensibilizzare il mondo politico, istituzionale ed economico sui forti timori legati al pericolo di un ridimensionamento della piu’ grande agenzia italiana, valutando l’ipotesi di una nuova assemblea. Intanto, questa sera, invita le singole redazioni a riunirsi a loro volta in assemblea per discutere le conclusioni del dibattito. L’assemblea affida al Cdr un pacchetto di sette giorni di sciopero”.
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