Il ricorso è stato ritenuto completamente istruito, si attende adesso la sentenza con la quale il Tar del Lazio deciderà in merito alla legittimità della delibera con la quale l’Agcom lo scorso febbraio ha sanzionato l’imprenditore Antonio Angelucci per poco più di 103 mila euro per la violazione dell’obbligo di comunicare il controllo delle società editrici dei quotidiani ‘Libero’ e ‘Riformista’ almeno dal 2006 al 2010. Sui ricorsi (oltre ad Angelucci, si sono rivolti al Tar anche le società editrici) i giudici amministrativi si sono riservati la decisione; entro 45 giorni emetteranno la loro sentenza.
Secondo l’Agcom, Angelucci non avrebbe comunicato al Registro nazionale della Stampa l’acquisizione del ‘controllo’ societario su ‘Libero’ e ‘Riformista’, ledendo così il principio di trasparenza previsto per rendere agevolmente individuabili i soggetti che controllano, di fatto, un’impresa editrice. L’imprenditore contesta la delibera, sostenendone l’illegittimità perché adottata con voto favorevole espresso solo dalla minoranza del collegio, nonché in violazione del suo diritto di difesa, non essendo stato ascoltato prima della decisione finale. Non solo; censura anche il fatto che l’Agcom, ai fini della sanzione, ha ritenuto determinante non la prova dell’influenza concreta sull’informazione delle due testate editoriali, bensì la mera eventualità (non provata, perché inesistente – sostiene il ricorrente) della possibilità in astratto di condizionamento anche episodico. (Ansa)