Altri quattro giorni di sciopero totale audio e video dei dipendenti dell’emittente tv Sardegna Uno, che non vanno più in onda da lunedì scorso e che proeseguiranno la protesta fino al 26 gennaio. L’ha deciso l’assemblea dei lavoratori riunita ieri a Nuoro, a pochi giorni dalla scadenza del secondo anno di contratto di solidarietà, costato un taglio del 33% dello stipendio a giornalisti, tecnici e amministrativi.
«L’amministratore Sandro Crisponi e il direttore del Tg Mario Tasca non hanno dato finora alcuna risposta alle richieste dei lavoratori, forse troppo impegnati in inutili e dannose prove muscolari – si legge in una nota congiunta di Rsu e Cdr – La decisione di continuare a mandare in onda il telegiornale, nonostante lo sciopero proclamato dall’assemblea dei lavoratori, rappresenta uno dei punti più bassi mai toccati nelle vertenze sindacali degli ultimi anni. Un atto grave, un tentativo di intorbidire le acque che sembra però fallito sul nascere. Le manifestazioni di solidarietà e il sostegno che i lavoratori stanno ricevendo in questi giorni rappresentano la risposta migliore a un gruppi dirigente ormai senza bussola. La protesta di giornalisti e tecnici è oggi all’attenzione di tutte le forze politiche». In questi giorni i dipendenti hanno consegnato un loro documento ai candidati alla presidenza della Regione in occasione dell’apertura delle rispettive campagne elettorali, con cui pongono alcune domande sul futuro dell’editoria in Sardegna e sulla gestione dei contributi pubblici destinati alle aziende editoriali.
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