La decisione dell’Autorità, oggi in Gazzetta Ufficiale, tiene conto anche dei dati forniti da Ancic che evidenziano una capillare diffusione dell’informativa presso una vasta platea di imprese e famiglie, avvenuta dal 2009 ad oggi attraverso la distribuzione di 120 milioni di volumi di elenchi telefonici e ripetute visualizzazioni dei banner presenti in molteplici siti.
L’Autorità ha stabilito che il vecchio modello cartaceo può essere sostituito da un’unica informativa “standard”, da pubblicare sui siti delle singole imprese e dell’Associazione, contenente gli estremi identificativi di tutti i titolari del trattamento e gli altri elementi previsti dall’art. 13 del Codice. L’informativa dovrà essere diffusa on line con cadenza almeno annuale a cura delle imprese e dell’associazione di categoria. L’obbligo potrà essere adempiuto anche attraverso l’implementazione di un servizio di comunicazione che si avvale dei banner già esistenti sui portali di Seat e di un sistema che dovrà assicurare all’utente, che ricerchi il nominativo “ANCIC” o la ragione sociale di una delle sue associate sui siti di “Pagine Gialle” e di “Pagine Bianche”, di accedere ad un ambiente virtuale in grado di fornire anche il testo dell’informativa.
L’informativa dovrà essere pubblicata sui siti delle società in autonomi riquadri di immediata consultazione ed ANCIC dovrà continuare a tenere costantemente aggiornato l’elenco delle società ad essa aderenti.
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