Anci e Ales stringono un’intesa nel nome del mecenatismo

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Un’intesa in nome del mecenatismo: sottoscritta l’alleanza tra l’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni e l’Ales, società in house del ministero della Cultura. Un solo obiettivo: sostenere la tutela e la valorizzazione del patrimonio sfruttando le possibilità concesse dall’Art Bonus, promuovendo e diffondendo le buone pratiche già adottate da diversi enti locali in tutto il Paese.  L’accordo durerà per tre anni nell’ambito dei quali sarà necessario trovare e utilizzare strumenti e linee guida per facilitare anche a livello amministrativo e procedurale l’attuazione dello stesso Art Bonus. Per il tramite di eventi, che siano formativi o informativi, ogni a livello territoriale. Con un occhio al reperimento di quelle risorse finanziarie provenienti dai privati e da reinvestire in interventi di tutela e valorizzazione e attività culturali in istituti e luoghi della cultura attraverso un regime fiscale agevolato. In ballo, per il donatore sia esso persona fisica o giuridica, c’è il credito d’imposta per il 65 per cento delle erogazioni.

La firma dell’intesa tra Anci e Ales è arrivata ieri a Roma. Per il presidente dell’Anci, Gaetano Manfredi, “il mecenatismo è un atto di generosità e responsabilità sociale che va oltre il mero adempimento fiscale. È una dimostrazione di amore per la cultura, di consapevolezza del suo valore intrinseco e del suo impatto positivo sulla società”. Il sindaco di Napoli ha inoltre affermato: “Sostenere il nostro patrimonio culturale, l’arte, la storia, i luoghi della cultura, significa investire nel nostro futuro, preservare la nostra identità e rendere il nostro Paese ancora più attrattivo e ricco di opportunità. L’Art Bonus negli anni ha facilitato questo impegno, a vantaggio anche dei Comuni. Il protocollo di intesa con ALES – ha proseguito il presidente – consentirà un ulteriore rafforzamento del lavoro congiunto svolto in questi anni e una maggiore diffusione del mecenatismo culturale, grazie a specifiche iniziative di comunicazione e formazione, sia in ambito territoriale che nazionale, contribuendo così a rivitalizzare il tessuto culturale e sociale delle nostre comunità, anche in territori come il Sud dove l’Art Bonus finora è stato poco utilizzato”.

Gli fa eco il presidente e amministratore delegato di Ales Fabio Tagliaferri: “Il bilancio dei primi dieci anni di attuazione dell’Art Bonus è stato senza dubbio positivo, e questa agevolazione fiscale non solo si è dimostrata strumento concreto e vantaggioso per sostenere, tutelare e valorizzare il patrimonio culturale, ma rappresenta anche uno strumento chiave per l’attuazione di una nuova strategia culturale verso i territori che favorisca e potenzi il ruolo anche economico dei privati, sia persone fisiche che persone giuridiche, al fianco delle istituzioni, fermo restando certamente l’impegno economico pubblico prioritario”. E quindi l’impegno: “Ales, che coordina, per conto del Mic, l’attività di gestione e promozione dell’Art Bonus, interpreta il protocollo con Anci come uno strumento per rafforzare il proprio operato sul territorio a sostegno dei Comuni”.

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