ANCHE DA CHITI ARRIVA SOSTEGNO AL NUOVO CORRIERE DI FIRENZE

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Il quotidiano Il Nuovo Corriere versa in una situazione finanziaria molto difficile; la società editrice ha annunciato un piano di ristrutturazione che prevede il taglio della metà del personale a partire dal mese di aprile 2012 e la prospettiva immediata è la perdita di 8 giornalisti sui 18 attualmente impegnati nelle varie redazioni, e di 3 dei 5 poligrafici. Solidarietà è stata espressa dal vicepresidente del Senato, Vannino Chiti: «Il Nuovo Corriere di Firenze è da anni una voce libera e indipendente dell’informazione toscana. I giornali non si possono chiudere, è necessario garantire il massimo del pluralismo, al fine di assicurare il diritto all’informazione, che è uno dei pilastri della democrazia».
Per salvare il Nuovo Corriere e chiedere di sbloccare i contributi all’editoria del 2010 e del 2011 sono state presentate due interrogazioni, una della Lega in cui si chiede se «il Governo sia a conoscenza della situazione e se non intenda intervenire affinché i contributi all’editoria vengano liquidati celermente in modo tale da poter continuare ad assicurare la pluralità dell’informazione, tra cui quella fornita dal Nuovo Corriere Aretino». La seconda interrogazione è stata presentata dal senatore del Pdl Paolo Amato che chiede «quali siano le cause della mancata erogazione dei contributi per gli anni 2010 e 2011 spettanti alla società editrice ‘Editoriale 2000 srl’ (editrice de Il Nuovo Corriere) e se la Presidenza del Consiglio non ritenga opportuno garantire una tempestiva soluzione della vicenda onde evitare la chiusura delle testate e la conseguente messa in mobilità di giornalisti, poligrafici e personale amministrativo».

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