Autori, agenti e librerie indipendenti contro Amazon: a cinque anni di distanza dalla richiesta di Amazon alle autorità di indagare sulle case editrici, ora è lo stesso colosso online a finire nel mirino. Lo riporta il New York Times, sottolineando che contro il big dell’e-commerce sono avanzate accuse di violazione antitrust. L’Author Guild, l’American Booksellers Association, l’Association of Authors’ Representatives e Authos United si rivolgono infatti al Dipartimento di Giustizia affermando: “Amazon ha usato la sua posizione di forza in modi che danneggiano gli interessi dei lettori americani, impoveriscono l’industria editoriale, creano danni alle carriere di molti autori e impediscono il flusso libero di idee nella società”. L’appello degli autori e degli agenti è per l’apertura di un’indagine nei confronti di Amazon che, a loro avviso, controlla i contenuti dei libri “vendendone alcuni ma non altri in base all’importanza dell’autore e all’inclinazione politica”. L’American Bookselles Association e l’Authors Guild si sono mostrate raramente così unite ma in questo caso ritengono il loro destino comune. I due gruppi hanno cercato di attirare l’interesse del Dipartimento di Giustizia su Amazon in altre occasioni, ma senza successo. “La nostra opinione è stata ignorata. Ma il clima è cambiato. In Europa, soprattutto in Germania e in altri paesi, si sta cercando di guardare più vicino alle pratiche di Amazon” afferma Oren Teicher, amministratore delegato dell’associazione delle librerie.
fonte: www.francoabruzzo.it
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