AMAZON KINDLE 3 ARRIVA ANCHE IN ITALIA: 900MILA I TITOLI DIGITALI DISPONIBILI A LIVELLO INTERNAZIONALE

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La terza versione del reader per e-book, Kindle 3 firmato da Jeff Bezos, è ora acquistabile su Amazon.it al “popolare” prezzo di 99 euro e con 16mila titoli italiani pronti per il download.
«Abbiamo progettato Kindle pensando a una sola cosa: la lettura. Lo schermo di Kindle funziona a inchiostro: sembra di leggere su un foglio di carta, niente a che vedere con lo schermo di un computer. Con Kindle puoi leggere ovunque, anche al sole, senza riflessi sullo schermo», è quanto dichiarato dal Senior Vice President International di Amazon, Diego Piacentini, al lancio del prodotto. Il dispositivo Kindle 3 nel formato basilare con tasti di scorrimento e screen da 6 pollici, è in grado di incamerare nella propria memoria circa 1400 libri in formato elettronico oltre ad avere accesso immediato via wi-fi all’enorme libreria virtuale offerta dal nuovo Kindle Store.
Pronti per l’acquisto del cliente-lettore italiano, i best seller del momento come “Inheritence: 4” edito da Rizzoli, “Le prime luci del mattino” edito da Mondadori e “Tre atti e due tempi” edito da Einaudi, oltre all’ultima biografia ufficiale di Steve Jobs firmata da Walter Isaacson. Ma non è tutto. L’offerta di Amazon comprende infatti anche i titoli di autori fuori copyright consultabili attraverso il device senza alcuna spesa, una lista che va da Luigi Pirandello e Gabriele D’Annunzio a Silvio Pellico ed Emilio Salgari. Mentre il prezzo degli ebook a pagamento varia in un range oscillante tra i 2 e gli 8 euro senza contare il regime degli sconti applicato da Amazon sui libri in formato elettronico secondo precisi accordi con gli editori. Basterà un account Kindle per avere accesso ai titoli da qualunque schermo (pc, tablet o smartphone)per poi sincronizzare i contenuti con il device Kindle.

Solo pochi giorni fa l’Ad di Mondadori, Maurizio Costa, in un’intervista del Corriere delle Sera ha definito la rivoluzione del digitale in atto nell’editoria come una «evoluzione della specie, il digitale non ridimensiona affatto il ruolo dell’editore, anzi, lo esalta». Non è un caso che il Gruppo editoriale italiano a metà novembre abbia fatto confluire nel marketplace targato Amazon più di 2000 titoli di e-book nelle edizioni Mondadori, Einaudi, Piemme e Sperling&Kupfer. L’Ad Costa si sofferma sulla necessità di puntare d’ora in poi sulla qualità dei contenuti e su «l’autorevolezza certificata dal brand» ma non fa mistero sul fatto che «servono risorse per rispondere». E qui parliamo di uno dei grandi editori presenti in Italia. Ma che ne sarà della piccola editoria? I monopolisti nella distribuzione digitale come Google, Apple e dunque Amazon possono rappresentare sì ulteriori opportunità di vendita per le piccole aziende ma relegarne il ruolo a semplici “fornitori di contenuti” potrebbe anche decretarne la fine in termini di controllo del mercato. Il che spiegherebbe in parte il motivo per cui i tre maggiori player del digitale non intendano condividere con gli editori i dati di coloro che acquistano nei propri store virtuali.
In una realtà dove è il lettore-cliente a divenire centrale nel nuovo modello di business inaugurato dalle nuove teconologie (tablet e smartphone) e dove l’interattività la fa da padrone, l’editoria (grande e piccola) deve preparasi a sfide enormi e quella appena lanciata da Amazon rappresenta solo l’inizio di un percorso (obbligato) di trasformazione.
Manuela Avino

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