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ALTA DEFINIZIONE. SKY E MEDIASET LANCIANO LA SFIDA DELL’AUDITEL

Sarà l'Hdtv uno dei plus del digitale terrestre? Come
crescerà l'offerta in alta definizione di Sky, che al momento è l'unica
piattaforma a proporre un numero sensibile di canali in questo standard? È
difficile dare risposte definitive su un tema che coinvolge almeno quattro
diverse tipologie di player del mercato e dell'industria dell'audiovisivo, ma
qualche indicazione si può indubbiamente cominciare a desumere, quantomeno a
partire dai progetti Hd dei principali broadcaster italiani.

Qualche incertezza rimane sui tempi, ma non c'è dubbio che
l'alta definizione è destinata a prendere piede in maniera sempre più massiccia
nelle case e nelle Tv della Penisola. Come sempre accade quando si approssima un
cambiamento rivoluzionario, non è facile indicare quale sia il collo di
bottiglia, cosa freni lo sviluppo più pieno dell'innovazione di prodotto. Ma
pare proprio che nel nostro Paese sia già iniziata una fase in cui tenda ad
essere fisiologicamente più virtuosa la catena degli interessi che lega tutti
gli attori protagonisti.

Paiono quantomeno non collidere alcuni fattori chiave: la
domanda di una televisione qualitativamente migliore da parte dei consumatori,
l'aumento della produzione e della distribuzione di contenuti in standard
elevato, le politiche dei broadcaster e dei service provider, quella
dell'industria degli apparati.

Decisiva iniziativa dei broadcaster – Dal fronte dei
broadcaster fino ad oggi sono arrivate molte buone novità. Un ruolo chiave, fino
a questo momento, lo ha avuto senz'altro Sky, anche se l'ultima notizia in
ordine di tempo è quella che racconta come Mediaset proporrà in alta definizione
sul Digitale terrestre le proprie reti ammiraglie. La Tv satellitare a pagamento
ha dimostrato fin qui di credere molto nell'offerta in alta definizione e dopo
avere creato una proposta ad oggi forte di ben sei canali, da giugno ha messo a
punto una politica commerciale che incentiva il passaggio dei propri 4,5 milioni
di utenti al consumo di programmi nella nuova tecnologia, rendendo gratuita la
visione a chi è già abbonato ad almeno due pacchetti della piattaforma. È molto
presto per fare un bilancio della campagna, a novembre saranno disponibili i
dati del primo trimestre di test, ma è molto probabile che solo dopo le feste
natalizie si avrà qualche indicazione ancora più corposa. L'alta definizione
trova su Sky un degno spazio anche se non c'è dubbio che anche sul satellite i
programmi in Hd abbiano per ora il congenito pregio/difetto di utilizzare molta
più banda dei canali normali, con l'investimento ancora lontano dal poter essere
ripagato da una diretta e maggiore redditività.

Sky, compressione variabile –  Con il sistema di
compressione dinamica, partendo dalla capacità dei vari transponder, si può
assegnare un valore medio di circa 10 megabit per ciascun canale Hd veicolato da
Sky. In realtà è l'encoder che decide, in funzione delle necessità, dove
allocare la capacità: ovviamente richiede più banda il programma live, molta
meno il programma con immagini più statiche. Comunque sia, la tecnologia sta
facendo enormi progressi riducendo nel tempo lo spazio in megabit occupato da
questi canali più pregiati. Quando l'offerta Sky esordì nel 2006 era ancora
d'attualità l'Mpeg-2, il sistema di encoding era ancora il DVBS-2 e per un
canale in alta definizione servivano quasi 18 megabit; oggi, con l'Mpeg4 e con
l'advance video coding si riesce a guadagnare, a parità di qualità, anche il 30%
di bit rate. In questo momento Sky propone sei canali in alta definizione:
Cinema HD, Sport HD 1, Sport HD 2, Next:HD, National Geographic Channel HD,
Eurosport HD. A quanto pare non sarebbe per il momento pianificato alcun nuovo
lancio.

Ma non è affatto da escludere che il prossimo canale in alta
definizione a decollare sulla pay italiana possa essere targato Mtv, visto che
il network della musica e dei giovani ha già fatto partire una proposta di
questo tipo nel Regno Unito e in qualche paese dell'est Europa. Uno dei problemi
più seri allo sviluppo dell'offerta in alta definizione è ancora quello della
scarsa disponibilità di contenuti in questo standard. Sky produce ogni settimana
cinque partite di calcio e si è messa alla costante ricerca di concerti, eventi
e quant'altro di pregiato realizzato in Hd nel mondo.

Un supporto importante a questa politica può venire, come si
è visto nei casi di Eurosport e National Geographic Channel, anche dai content
provider della piattaforma; da questo punto di vista non ci sarebbe da
sorprendersi se un marchio attento alle dinamiche dei consumi dei giovani come
Mtv cominciasse a richiedere e proporre in standard evoluto videoclip e
programmi.

Mediaset, sperimentazioni in Dtt – Scavalcata da Sky
sull'innovazione, da tempo oramai Mediaset prova a rispondere colpo su colpo
alle iniziative della pay satellitare. Si è inventata in tempi relativamente
rapidi una propria proposta a pagamento, sta preparando uno sbarco sul satellite
con il consorzio Tivù e ora ha appena pianificato un futuro in alta definizione
per una fetta importante della propria proposta in Digitale terrestre. In
Sardegna, che dal 31 ottobre scorso è “all digital”, sono già partite le
sperimentazioni delle trasmissioni di massima qualità che per adesso coinvolgono
solo Rete 4. Ma dal Biscione è arrivata anche la notizia che, man mano che il
processo verso lo switch off andrà avanti, si procederà con sempre maggiore
convinzione in questa direzione.

Nei progetti del Gruppo di Cologno Monzese sono destinate a
trasmettere in Hd entro il 2012 le tre ammiraglie: Canale 5, Rete 4, Italia Uno.
Non viene invece per il momento presa in considerazione l'ipotesi di utilizzare
la capacità del satellite, su cui si prevede di sbarcare nel 2009 assieme a Rai
e Telecom con l'offerta free, per distribuire in Hd i canali di Mediaset
Premium.

In casa Rai, dove quando scriviamo è ancora in discussione il
rinnovo dei vertici aziendali, sarebbero al momento prese in considerazione due
ipotesi: la prima, in linea con la scelta di Mediaset, prevede il passaggio all'Hd
delle tre reti principali; la seconda ipotizza invece di trasmettere in alta
definizione con un canale in grado di ospitare le produzioni Rai di questo tipo
che, a partire da quelle sportive, dovranno diventare sempre più numerose.

(Sole 24 ore)

editoriatv

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