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Alnsaldi (Pd) boccia la legge Gasparri:”E’ pessima e obsoleta”

“La Legge Gasparri è stato un provvedimento pessimo: ha tutelato Mediaset senza sfiorare il conflitto di interessi e non ha permesso l’apertura del mercato a nessun nuovo entrante, quando sarebbe stato possibile. Gli elogi che arrivano dieci anni dopo sono decisamente fuori luogo, frutto di una singolare rimozione collettiva”. E’ quanto afferma in una nota il deputato del Partito democratico e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi. “Invece di regolare il sistema televisivo – spiega Anzaldi – e risolvere i gravi problemi creati all’epoca dal conflitto di interessi, la Legge Gasparri diede modo a Mediaset di non rischiare più alcun limite antitrust. La concorrenza di cui parla qualcuno è frutto di una evoluzione tecnologica, non certo determinata ma semmai frenata dal governo Berlusconi: quando una decina di anni fa ci sarebbero state le risorse nel mercato per aprirsi a nuovi entranti, la Legge Gasparri non diede nessuna opportunità di acquisire le frequenze necessarie. La cessione successiva al beauty contest è arrivata solo ora, fuori tempo massimo, con il mercato in grave difficoltà per la crisi economica”. “Il governo Prodi cercò di cambiare la legge – aggiunge Anzaldi – ma non riuscì ad avere la maggioranza e il tempo per farlo. Nel frattempo, mentre il mercato televisivo è stato tenuto bloccato per non disturbare Mediaset, è esplosa la rete e oggi ci troviamo con un sistema tv terrestre obsoleto e fuori dai circuiti internazionali”.

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