«Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha querelato il quotidiano Cinque Giorni. La notizia è stata pubblicata sull’edizione di oggi del free press, che ha dedicato l’intera prima pagina alla vicenda». «Il primo cittadino, si legge su Cinque Giorni, ha indossato l’elmetto e ci ha querelato lamentando, citiamo dal testo, «una grave offesa alla mia reputazione soprattutto sotto il profilo della correttezza e trasparenza politica». Il sindaco nella querela fa riferimento a sette articoli pubblicati tra ottobre e dicembre del 2011, mettendo nello stesso calderone l’antisemitismo, le relazioni con la ‘ndrangheta di certi figuri che lui ha frequentato, i suoi rapporti con il Vaticano, l’omofobia e addirittura «la recrudescenza dei reati a Roma», prosegue il quotidiano, «una roba da ridere se non fosse stata partorita dalla mente del sindaco della capitale italiana».
«Alemanno vuole fare la vittima – commentano il direttore responsabile Christian Poccia e il direttore editoriale Giuliano Longo – e ci accusa di averlo diffamato, dimenticando che la fama se l’è bruciata tutta da solo, giorno dopo giorno, mentre il nostro quotidiano anticipava ben altri colossi dell’informazione sugli scandali che hanno coinvolto l’Amministrazione capitolina». «Se il sindaco pensa di intimorirci – concludono Poccia e Longo – si sbaglia, e di grosso. Noi continueremo a fare il nostro mestiere. Lui provi a fare il suo».
«Il nervosismo di Alemanno cresce di giorno in giorno e, malgrado sia lui stesso a inanellare una lunga serie di gaffe rendendosi ridicolo agli occhi dei romani, ora comincia a sentirsi persino perseguitato. Si tratta dell’ennesimo tentativo del sindaco di intimidazione nei confronti di una parte della stampa romana, ancora libera di esprimere giudizi sull’operato di Alemanno e della sua Giunta. Mentre esprimiamo la nostra solidarietà alla direzione e ai giornalisti di Cinque Giorni, vogliamo ricordare al sindaco che nell’esercizio del diritto di cronaca e di critica, peraltro legittimati dalla Carta Costituzionale, non c’è alcun intento persecutorio nei suoi confronti. Sarebbe persino ridicolo accanirsi contro il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto perché ci pensa lui stesso a ricordarcelo ogni giorno». Lo dichiara in una nota il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli.
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