Il decreto Milleproroghe ha cominciato il suo iter parlamentare nelle commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera, che hanno fissato a lunedì prossimo, 16 gennaio, alle ore 12, il termine per presentare gli emendamenti. I partiti si sono già messi al lavoro. Proposte di modifica al testo arriveranno anche in tema di editoria. Il portavoce di Articolo 21, Giuseppe Giulietti, e il senatore Pd Vincenzo Vita Pd e Idv, infatti, già promettono emendamenti: «per rendere chiara ed impegnativa l’indicazione dell’ultima manovra economica. Là fu inserito il capitolo nel “Fondo Letta” senza definire tempi e quantità».
Il decreto (pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 29 dicembre) prevede, all’articolo 21, che fino al 31 dicembre 2013 i gestori dei servizi postali sono autorizzati ad applicare apposite tariffe per le spedizioni di prodotti editoriali con riferimento alle associazioni ed organizzazioni senza fini di lucro. Sono esclusi i periodici per i quali i relativi abbonamenti siano stati stipulati, a titolo oneroso, direttamente dai destinatari, per una percentuale inferiore al 50 per cento del totale degli abbonamenti. In ogni caso, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri non provvede al rimborso in favore delle Poste italiane S.p.a. della somma corrispondente all’ammontare delle riduzioni complessivamente applicate.
Il decreto, inoltre, rinnova, anche per il 2012, la convenzione tra Radio Radicale e il Ministero dello sviluppo economico. All’onere, pari a sette milioni di euro, si provvede mediante corrispondente riduzione del cosiddetto “Fondo Letta” (articolo 7-quinquies, comma 1, del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33) destinato, dalla manovra salva-Italia, a finanziare i contributi all’editoria.
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