Al Comune di Salerno porte chiuse ai giornalisti. Si presenta la nuova giunta guidata dal neo riconfermato sindaco Vincenzo Napoli. Ma i cronisti hanno trovato, ieri, i portoni sbarrati a Palazzo di Città. “Ordini superiori”, si sono sentiti dire. Non è nemmeno una novità, a Salerno. Ciò sottolinea la difficoltà per i giornalisti di intrecciare un canale di comunicazione con le istituzioni comunali. In un momento storico doppiamente storico e interessante. Tanto per la vicenda pandemica e per il futuro Pnrr, quanto per le questioni di cronaca inerenti le inchieste sul presunto sistema che coinvolgerebbe le cooperative comunali.
Il “niet” opposto ai giornalisti di Salerno ha fatto infuriare il sindacato campano. Il Sugc in una nota ha tuonato. “Porte sbarrate per i giornalisti al Comune di Salerno durante l’insediamento della nuova giunta. L’amministrazione impedisce il diritto di cronaca per un evento di grande attenzione mediatica come quello della presentazione della squadra che governerà la città per i prossimi cinque anni”. E dunque. “Si tratta di una decisione gravissima, un attacco all’articolo 21 della Costituzione. La scelta appare ancora più grave se pensiamo che Palazzo di Città è stato da poco investito da una inchiesta su appalti sospetti che vede coinvolto lo stesso sindaco Vincenzo Napoli”.
Il Sugc ha dunque concluso. “Non è in questo modo che il primo cittadino riuscirà a mettere a tacere i giornali. Il nostro invito ai colleghi è quello di illuminare con ancora più forza le questioni all’attenzione della magistratura. Il diritto dei cittadini ad essere informati correttamente non può essere limitato in alcun modo”. Furibondo il presidente dell’Ordine dei giornalisti campano Ottavio Lucarelli. “Stamattina i giornalisti hanno avuto la sorpresa di trovare chiuso il portone di Palazzo di Città a Salerno in occasione dell’insediamento della giunta comunale. Una scelta inspiegabile. ‘Ordini superiori’”. Il Municipio di Salerno è stato infatti sempre aperto ai giornalisti. Qual è il motivo di questo dietrofront che penalizza la stampa e l’opinione pubblica? Inevitabile il collegamento con l’inchiesta che vede coinvolti il Comune e le cooperative sociali. Ma il problema non si risolve sbarrando il portone”.
Come prevedibile, la vicenda è diventata politica. E Stefano Caldoro, capo dell’opposizione di centrodestra in consiglio regionale campano, ha affermato. “La violenza va contrastata, sia essa di destra o di sinistra. Gli estremisti ed i violenti non hanno diritto di cittadinanza. Serve un dibattito serio e senza strumentalizzazioni”. A Tele Club Italia ha aggiunto. “Ad esempio, la scelta del Comune di Salerno di non far partecipare i giornalisti all’insediamento della Giunta, barrare un portone per impedire ai giornalisti di accedere nel Palazzo comunale, come la chiamiamo: fascista o comunista? De Luca parla, sparla, condanna e poi consente nel suo Comune pratiche antidemocratiche”.