“L’obiettivo che ci siamo dati è la legge di Stabilità, il giusto ambito per fare delle scelte. Tanto di guadagnato se riusciremo ad anticipare. Ma penso che sia ragionevole collocare l’emanazione delle misure concrete in quel periodo. Il passaggio più difficile è il reperimento delle risorse, ci sto lavorando”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria, Giovanni Legnini, in un’intervista a “Prima Comunicazione”, in merito alle risorse per gli aiuti all’Editoria, indicando la scadenza della presentazione della finanziaria.
Legnini smentisce che l’Italia sia tanto generosa nell’aiutare l’Editoria con soldi pubblici. “E una tesi totalmente infondata. In realtà il nostro Paese è fanalino di coda in questo campo. Certo, se continuiamo a ragionare nella logica di rispondere a interessi di questo o quell’editore, di questa o quella forza politica, di questa o quella categoria, non ne usciremo mai. Se invece siamo convinti che un Paese come il nostro non può indebolire, come sta accadendo, il sistema dell’informazione, allora faremo un passo avanti”.
Per quanto riguarda l’entità delle risorse che potrebbero arrivare in aiuto al settore editoriale Legnini afferma: “Non ho mai fatto cifre. Alcuni organi d’informazione hanno sparato numeri che non sono mai usciti dalla mia bocca. La maggioranza dei fondi riguarderà la 416 e il finanziamento degli ammortizzatori sociali? Non c’è solo quello, anche se spesso chi scrive è attento soprattutto a questo punto. Infatti, sono molto importanti le risorse per ammodernare la distribuzione, per l’informatizzazione dei punti vendita. E c’è la parte a sostegno dell’innovazione tecnologica e delle iniziative online”.
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