Dall’intelligenza artificiale al rinnovo del contratto: la Fnsi torna alla carica e chiede un tavolo agli editori. Il sindacato dei giornalisti accoglie con soddisfazione l’ok del Senato al disegno di legge delega sull’intelligenza artificiale e coglie la palla al balzo per richiamare gli editori a sedersi per le trattative. Si tratta di temi che, solo all’apparenza, possono apparire sconnessi tra loro. In realtà, mai come oggi, la connessione tra Ai e contratti di lavoro, tra risorse digitali e umane nei giornali è argomento di cogente attualità. Alessandra Costante, segretaria generale della Federazione nazionale della Stampa italiana, ha ribadito la posizione sua e del sindacato sul tema Ai: “Da mesi la Federazione nazionale della Stampa italiana sostiene che l’intelligenza artificiale non possa essere uno strumento che produce informazione, in concorrenza con i giornalisti, divorando il patrimonio di notizie protette dal copyright e dal diritto d’autore”. E quindi ha “convocato” al tavolo gli editori: “L’ok del Senato al disegno di legge delega sull’Ia ci consegna un motivo in più per chiedere agli editori al tavolo del rinnovo contrattuale il rispetto del lavoro e della proprietà intellettuale dei giornalisti. Consentire alle società che operano nell’ambito della intelligenza artificiale di saccheggiare il lavoro dei colleghi significherebbe impoverire l’informazione ed esporre i cittadini al rischio di fake news”.