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Ai Act, l’industria culturale scrive al governo

Ai Act, Trentaquattro associazioni hanno chiesto al governo di non cedere sull’intelligenza artificiale in vista del trilogo Ue sull’Artificial Intelligence Act, il regolamento comunitario sulla nuova tecnologia digitale che ambisce a irregimentare l’algoritmo. L’industria creativa e culturale italiana ha sottoscritto una lettera appello indirizzata a Palazzo Chigi in cui chiedono “con forza al Governo italiano di sostenere una regolamentazione equilibrata che, garantendo la trasparenza delle fonti, favorisca lo sviluppo delle tecnologie di intelligenza artificiale, tutelando e promuovendo al contempo la creatività umana originale e tutti i contenuti culturali del nostro Paese”. Le sigle ribadiscono nel documento che “L’Ia non può svilupparsi trascurando i diritti fondamentali, come i diritti degli autori e degli interpreti, i diritti sull’immagine e sulla personalità ed i diritti delle molteplici industrie creative e culturali che investono per rendere possibile la creazione di opere sulle quali è legittimo aspettarsi di poter esercitare un controllo”. E, inoltre, sottolineano che “L’Ia non dovrebbe mai essere impiegata in modi che possano ingannare il pubblico. L’Ai Act deve garantire che sia data assoluta priorità alla massima trasparenza delle fonti utilizzate per addestrarne gli algoritmi, a favore dei creativi e delle industrie che rappresentiamo e più in generale della società europea”.

Le associazioni fanno notare, inoltre, che “è cruciale riconoscere che nessuna delle protezioni basate sugli strumenti legali già esistenti nella normativa europea ha la minima possibilità di funzionare se non vengono poste rigorose e specifiche regole di trasparenza a carico degli sviluppatori di IA generativa”.

I sottoscrittori dell’appello sono: Siae, Anica, Fimi, Fieg, 100autori, Associazione Compositori Musica per Film, Associazione Fonografici Italiani, Associazione Generale Industrie Cine-audiovisive Indipendenti, Associazione Nazionale Dialoghisti e Adattatori Cinetelevisivi, Associazione Italiana Editori, Associazione Nazionale Autori Cinematografici, Associazione Nazionale Autori Radiotelevisi e Teatrali, Associazione Nazionale Editori Musicali Indipendenti, Associazione Nazionale Editoria di Settore, Associazione Produttori Audiovisivi, Assomusica, Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea, Confindustria Cultura, Confindustria Radio Tv, Doc/it, Editori Musicali Associati, Federazione Aut-Autori, Federazione Editori Musicali, Associazione Italiana di Scrittrici e Scrittori per giovani lettori, Nuovo Imaie, Produttori Musicali Indipendenti, Registro Attrici Attori Italiani, Scf, Sindacato Nazionale Scrittori, Strade – Traduttori Editoriali, Unione Nazionale Autori, Uncla (Unione Nazionale Compositori, Librettisti, Autori di Musica), Univideo (Unione Italiana Editoria Audiovisiva su media digitali e online) e Writers Guild Italia (Sindacato degli sceneggiatori italiani).

Luca Esposito

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