Agi, votata la sfiducia alla direttrice Rita Lofano

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Agi, il braccio di ferro continua e ora i giornalisti votano la sfiducia alla direttrice Rita Lofano. La decisione è stata assunta lunedì scorso all’esito dell’assemblea dei redattori dell’agenzia. Il verdetto è stato schiacciante. Con poco meno del 70 per cento dei voti, cioè 48, i giornalisti Agi hanno detto sì alla sfiducia per la direttrice Lofano. A votare no sono stati solo in diciotto mentre gli astenuti sono stati soltanto tre. I motivi alla base dell’iniziativa dei giornalisti sono da rintracciare nello scontro tra i lavoratori e la proprietà di Eni che avrebbe intenzione di passare la mano alla famiglia Angelucci. Una scelta che non piace ai giornalisti e su cui s’è innescata, ormai da tempo, una polemica politica feroce che, senza riuscirci sul serio, ha provato anche a varcare i confini nazionali.

Il nuovo capitolo in casa Agi arriva, come si legge in una nota pubblicata e firmata dal Comitato di redazione dell’agenzia, “dopo un anno scandito da un crescente deterioramento del clima redazionale, a cui si è aggiunta la difficoltà nell’instaurare anche le minime relazioni sindacali. Situazione che ha portato alla bocciatura da parte dell’assemblea di redazione del piano editoriale presentato dalla direttrice la scorsa estate”. Spiegano i giornalisti: “Nel corso dei mesi la situazione è ulteriormente peggiorata, anche a seguito delle ricorrenti notizie circa la vendita dell’Agi al gruppo editoriale che fa riferimento a un parlamentare della maggioranza, ipotesi contro cui la redazione si sta battendo a difesa dei livelli occupazionali e dell’autonomia e indipendenza dell’agenzia stessa”.

Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso dello scontro sarebbe nella scelta di siglare “un accordo con l’azienda sull’isopensione, con relativo turn over, il che comporterà una drastica riduzione del corpo redazionale e la necessità di provvedere a una riorganizzazione del lavoro in tempi brevi. Anche su questo, si registra la perdurante assenza di risposte da parte della direttrice”. Mancanze imperdonabili per i giornalisti che, così, hanno scelto di votare la sfiducia alla Lofano.

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