L’aggressione subita in casa sua dal giornalista Alberto Dandolo, la denuncia del cronista e la solidarietà dell’informazione. I fatti sono accaduti sabato scorso, Dandolo ha denunciato di essere stato assalito da due persone, in compagnia di una terza che li accompagnava, che l’hanno pestato ammonendolo a farsi “i c*i propri e di non rompere più i c*i”. Il giornalista, sotto choc, è andato in ospedale dove è stato soccorso. Alberto Dandolo sarebbe stato colpito con una coltellata a una mano. Le sue condizioni fisiche sono buone ma il clima che si respira attorno ai giornalisti inizia a diventare fin troppo pesante.
Il settimanale Oggi, con il direttore Carlo Verdelli, è al fianco del cronista ferito e aggredito. La solidarietà dei colleghi è stata espressa anche sulle pagine virtuali della rivista. Proprio Verdelli, in un twitt su X, ha tuonato: “Chi ha picchiato a sangue Alberto Dandolo, giornalista mite e informato di Oggi e Dagospia? Per conto di quale mandante? E a chi ‘non dovrebbe più rompere i coglioni’? Anche la linea della violenza fisica è superata. È gravissimo, spero sia chiaro a chiunque”. Anche Dagospia, che è stata naturalmente tra le primissime testate a dare notizia della gravissima aggressione patita da Alberto Dandolo in casa sua, è furibonda: “Siamo abituati a pressioni, minacce, querele, diffide: ora siamo alla violenza fisica ma continueremo a fare il nostro lavoro e a denunciare, finché ci sarà possibile, chi ce lo impedisce”.
Solidarietà a Dandolo è arrivata dalla Fnsi, in particolare dal presidente Beppe Di Trapani: “L’aggressione subita da Alberto Dandolo è gravissima: un salto di qualità nel clima d’odio. Mi auguro che vengano individuati presto gli aggressori e i mandanti. A chi ‘non deve rompere i coglioni’? Massima vicinanza”.
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