Buone notizie per l’editoria online che, grazie all’ultima integrazione sulle forniture di prodotti editoriali in rete, potrà beneficiare dell’imposta al 4% da applicare anche a giornali, quotidiani, agenzia di stampa, libri e periodici identificati dal codice Isbn e Issn e fruibili sul web. La nuova disposizione contenuta nella Circolare n° 15 datata 23 maggio 2016 è da intendersi integrativa rispetto alla Legge di riferimento n° 208/2015 in materia di regime speciale per i prodotti editoriali promossi e diffusi su internet includendo, per la prima volta, i compensi relativi alle composizioni di testi.
Ciò significa che a partire dal 1° gennaio di quest’anno l’iva al 4% non interesserà più solo i libri cartacei o digitali ma sarà estesa anche ad altri contenuti pubblicati sia off line che veicolati telematicamente. Su questa modifica diventata da pochi giorni parte integrante della Legge di Stabilità 2016 si è espressa l’Assonime, l’Associazione italiana che studia le problematiche e gli aspetti legati allo sviluppo della nostra economia, che sul sito di riferimento www.assonime.it ha pubblicato il testo integrale della Circolare con l’aggiornamento che riguarda la riduzione fiscale e l’equiparazione delle forniture di prodotti editoriali online non come cessioni di beni ma come prestazioni di servizi resi con mezzi elettronici sia su supporto fisico che digitale (CD, CD Rom o altro).
L’Associazione ha osservato che la tassazione più bassa non è compresa nell’attuale normativa UE che prevede l’applicazione ordinaria dell’aliquota anche se la Commissione Europea è già al lavoro per effettuare una revisione delle regole che, a livello comunitario, disciplinano il regime fiscale nel settore dell’editoria precisando che l’orientamento degli Stati membri UE è comunque simile a quello appena definito dall’Italia.
Sempre secondo l’Assonime, in base a quanto contenuto nell’articolo 74 del dpr 633/72 nonostante quest’ultima revisione della Legge di Stabilità alle cessioni delle composizioni dei testi digitali intese come prestazioni di servizi, non è applicabile il regime speciale monofase. Nei prossimi mesi vedremo se la normativa italiana farà da apripista rispetto all’attuale regolamento UE e se la Commissione Europea adotterà o meno la tassazione agevolata estendendola anche agli editori digitali di tutto il Vecchio Contenente.
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