Agenzia Dire, è l’ora della solidarietà: dopo la seconda giornata di sciopero, decisa già sabato scorso, fioccano i comunicati di vicinanza e le attestazioni di solidarietà ai giornalisti dell’agenzia che, da due mesi, non percepiscono lo stipendio. Le Assostampa regionali si schierano al fianco dei giornalisti di Dire: l’Aser, l’associazione della Regione Emilia Romagna ha espresso “piena vicinanza” ai colleghi dell’agenzia. Assostampa Liguria si è espressa affermando la sua “piena e totale solidarietà ai colleghi dell’Agenzia Dire, l’editore deve pagare gli stipendio ai colleghi, si tratta di una situazione che risulta ancora più inaccettabile dopo la comunicazione del Dipartimento dell’editoria che, secondo quanto appreso, avrebbe confermato l’avvio dello sblocco dei fondi arretrati”. L’Assostampa Toscana ha fatto appello “al sottosegretario Barachini perché accelleri le verifiche, ma anche alla proprietà affinché paghi il dovuto”.
Anche dal mondo delle istituzioni giunge solidarietà a Dire. La vicepresidente del gruppo Pd alla Camera dei Deputati, Valentina Ghio, si è detta vicina alle istanze dei giornalisti: “Solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell’Agenzia Dire da più di due mesi senza stipendio. Dire rappresenta un mezzo di informazione molto importante per i cittadini che va tutelato e promosso. La professionalità e la competenza dei giornalisti garantisce il diritto dei cittadini di essere informati e la pluralità dell’informazione. Il governo intervenga e metta in campo ogni azione possibile affinché l’editore provveda al pagamento, soprattutto se, come appreso dai lavoratori, c’è stato lo sblocco dei fondi. Il diritto di cronaca si tutela a partire dal sostegno a chi ogni giorno racconta cosa succede fuori e dentro le istituzioni”.
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