L’Agcom chiude tre siti pirata su istanza di Mediaset

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L’Agcom ha chiuso altri tre siti pirata che trasmettevano illegalmente le partite di Serie A. Soddisfazione da Mediaset, che ha presentato l’istanza. Intanto prosegue l’indagine dell’Antitrust sulla spartizione a tavolino dei diritti televisivi.

Nelle ultime ore l’Agcom ha chiuso altri tre siti pirata che trasmettevano illegalmente le partite della Serie A. I domini sono: aliez.tv, portalzuca.com e calcion.co. Il provvedimento è stato attuato a seguito di un’istanza da parte di Mediaset. Il Biscione ha fatto notare in una nota che rispetto al passato, grazie all’applicazione del regolamento Agcom, si è registrato un calo del 60% delle trasmissioni illegali dei contenuti protetti da copyright. Mediaset ha anche ribadito di voler perseguire i siti pirata in sede penale. Si tratta del secondo provvedimento richiesto dal Biscione in meno di un mese. A fine settembre l’Autorità ha chiuso altri sei domini che trasmettevano le partite online. Ricordiamo che il blocco dei Dns, la procedura con cui l’Agcom disabilita i siti, è facilmente aggirabile dagli utenti più esperti. Intanto prosegue l’indagine sulla controversa spartizione dei diritti televisivi a cui Mediaset tiene tanto. Nelle ultime ore i funzionari dell’Antitrust hanno ascoltato Sky, ultima delle parti in causa ad essere sentita dopo Mediaset, Infront e la Lega Calcio. . L’indagine, stando agli atti, è nata da alcune dichiarazioni del febbraio 2015, in cui Claudio Lotito si prese il merito per la spartizione dei diritti tra Sky e Mediaset. A maggio i funzionari dell’Agcm hanno effettuato ispezioni nelle sedi di Sky, Mediaset e Lega Calcio, coadiuvati dal nucleo speciale a tutela dei mercati della Guardia di Finanza. Riassumiamo la vicenda. . I fatti contestati risalgono alla scorsa estate. Sky si aggiudicò il lotto A dell’offerta, che consente di trasmettere le partite delle 8 squadre più importanti del campionato. La pay tv si aggiudicò anche il lotto D, relativo a tutti gli altri eventi. E qui nasce l’inghippo. Per questo pacchetto Sky presentò offerte inferiori a quelle di Mediaset e Fox. Il Biscione, peraltro autorizzato da Agcm e Agcom, cedette in sublicenza i diritti a Sky in cambio dell’assegnazione del lotto B. Pertanto l’asta ha portato alla Lega Calcio 945 milioni di euro, una cifra inferiore a quella del totale delle offerte e minore anche rispetto alla base.

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