Il commissario Agcom Antonio Nicita ha annunciato l’imminente arrivo di una delibera per la regolamentazione delle frequenze della banda compresa tra 3,6 e 3,8 Ghz. Le frequenze sono propedeutiche all’utilizzo della tecnologia Fixed Wireless Access (Fwa). Si tratta di un sistema molto rilevante nei piani del Governo per lo sviluppo della banda larga, specialmente per quello che riguarda il cluster D, quello che maggiormente necessita di un intervento pubblico. I sistemi Fwa sono scalabili e meno costosi di collegamenti in fibra ottica. Le frequenze potranno essere utilizzate anche per connessioni LTE o per le cosiddette “small cells” ( ci si riferisce a piccole stazioni radio-base 3G/4G, installate dagli utenti stessi, progettate per la copertura indoor residenziale e business, e capaci di supportare i terminali esistenti) nelle zone ad alta densità. Nicita spera che nei primi mesi del 2016 il Ministero per lo Sviluppo Economico possa avviare le procedure di assegnazione. Il commissario Agcom rivendica la solerzia dell’Italia nel rispetto dei tempi per l’assegnazione e la liberazione della bande 800 e 1800 Mhz e della banda L. A settembre Telecom Italia e Vodafone si sono aggiudicati i due blocchi da 20 MHz della Banda L (1452-1492 Mhz) messa in vendita dallo Stato attraverso un’asta competitiva. Le frequenze consentono l’espansione della connettività mobile anche in aree impervie nelle quali la connessione fissa fa fatica. Nello specifico sono utilizzate per potenziare i download degli utenti, migliorando l’offerta di contenuti multimediali. Lo Stato ha incassato 462.327.047,32 di euro.
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