Oggi, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha deciso, a maggioranza, di aprire un’istruttoria nei confronti della RAI per le trasmissioni “Anno Zero” del 1° maggio sul V-day di Grillo e “Che tempo che fa” del 10 maggio con la partecipazione di Marco Travaglio.
L’Agcom ha utilizzato come fonte di diritto per il suo intervento l’articolo 48 del testo unico della radiotelevisione che recita: “E’ affidato all’Autorità il compito di verificare che il servizio pubblico generale radiotelevisivo venga effettivamente prestato ai sensi delle disposizioni di cui al presente testo unico e del contratto nazionale di servizio”. Alla Concessionaria pubblica viene contestata la presunta violazione dell’articolo 4 del Testo unico della radiotelevisione (diritti fondamentali della persona).
La discussione all’interno del consiglio dell’Autorità, a quanto si apprende, è stata pacata e ha riguardato essenzialmente le fonti del diritto in base alla quali l’Agcom poteva intervenire sulle ultime due vicende che hanno coinvolto la tv di Stato. La decisione finale è stata presa con 5 voti a favore e tre contrari. Tra i voti favorevoli anche quello del presidente Corrado Calabrò.
La Rai avrà ora 30 giorni per presentare le sue controdeduzioni all’Agcom.
Fabiana Cammarano
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