Categories: Giurisprudenza

Agcom, violazione Par Condicio. Condannata la trasmissione politica “Agorà”

Ancora una vittoria per Renato Brunetta nella sua “battaglia” per il pluralismo in televisione. A luglio l’Agcom aveva stabilito che le trasmissioni “Che tempo che fa” e “In mezz’ora” avrebbero dovuto dare più spazio al Pdl (ora Fi) nella stagione televisiva appena cominciata. Lo stesso provvedimento arriva in questi giorni per Agorà, talk show politico che va in onda su Rai3. Il capo dei deputati berlusconiani ha presentato il suo esposto il 18 luglio 2013. Nella sua memoria difensiva, la Rai ha ricordato il caso di Ballarò, presente nell’esposto di Brunetta, ma giudicato non lesivo del pluralismo. L’Autorità era arrivata a questa conclusione valutando parametri come l’incomprimibilità della libertà editoriale e le necessità dell’agenda politica. Viale Mazzini ha pertanto basato le sue difese sulle forti similitudini tra Ballarò e Agorà, entrambi programmi di approfondimento informativo orientati al dibattito politico. Nel giustificare l’accoglimento dell’esposto di Brunetta, l’Agcom fa riferimento al criterio della parità di accesso, che ha la sua applicazione nell’equa rappresentazione dello scacchiere politico nel time slot televisivo. La questione è complicata perché, come ribadito dal Garante stesso, il programma è strettamente correlato ai temi dell’attualità e della cronaca e, pertanto, il suo compito è quello di mettere il telespettatore in diretta relazione con il fatto. E’il conduttore a stabilire se il programma assume un contenuto più marcatamente politico. In questo caso, come stabilito dalla legge 28/2000, anche questo tipo di trasmissioni deve garantire il rispetto della parità di accesso nell’esposizione di opinioni politiche. Ma sono i freddi numeri a condannare Agorà. L’Autorità rileva che il Pd ha fruito del 39,22% del tempo concesso a soggetti politici, mentre il Pdl è fermo al 30,03%. Una dato inaccettabile per l’Agcom, anche in relazione alla lunga durata del programma, che va in onda da settembre a giugno. Morale della favola? Il Garante invita Agorà a ripartire con più equità gli spazi concessi ai soggetti politici nel 2013/2014. La trasmissione sarà oggetto di uno specifico monitoraggio, soprattutto nei primi tre mesi, che serviranno a ripristinare la parità di trattamento. Nemmeno Brunetta, forte del nuovo sito Raiwatch.it, resterà a guardare.

 

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