Si è dimesso il Commissario dell’Agcom Maurizio Decina. La decisione è dovuta a gravi motivi di carattere personale, che non riguardano, quindi, le attività dell’Autorità. Nel breve comunicato con cui annuncia il suo addio, Decina ribadisce il suo sostegno alle scelte compiute dall’Agcom su materie delicate come l’asta delle frequenze, i prezzi dell’ultimo miglio e il diritto d’autore online. Rammarico da parte del presidente Angelo Marcello Cardani e degli altri commissari Antonio Martusciello, Francesco Posteraro e Antonio Preto, i quali sottolineano l’importanza del contributo-tecnico professionale fornito da Decina nell’ultimo anno. Belle parole arrivano anche da Antonio Catricalà, che loda la grande conoscenza delle comunicazioni di Decina e la sua abilità nel ricoprire i più disparati ruoli nel corso degli anni.
La Camera dei Deputati dovrà nominare il nuovo commissario, ma per ora non si sa quando il voto sarà inserito nell’ordine del giorno dei lavori parlamentari. Ricordiamo che l’attuale presidente Cardani è stato nominato nel giugno 2012 dall’allora premier Mario Monti. Il Centro ha un altro rappresentante, il membro dell’UDC Francesco Posteraro. Completano il quadro i due Pdl Martusciello e Preto. Decina era stato nominato dal Pd, che sembrerebbe avere interesse a calendarizzare la nomina al più presto. E’ già in pole l’esperto di frequenze Antonio Sassano, che arrivò dopo Decina nelle “primarie” del 2012. Ma anche il Movimento Cinque Stelle è della partita. I penta stellati, allo scopo di interrompere la prassi spartitoria della politica, si propongono come garanti per l’elezione del nuovo commissario. L’intenzione dei grillini è quella di piazzare un rappresentante dell’opposizione nell’organigramma Agcom.
Le dimissioni di Decina, stimato dalla maggior parte degli addetti ai lavori, arrivano in un momento delicato, nel quale l’Autorità deve pronunciarsi su molti temi scottanti. L’auspicio è che le forze politiche trovino celermente un accordo per permettere all’Agcom di riprendere i lavori a pieno regime. Ma è più probabile che si stia per aprire un difficile periodo di trattative tra i vari partiti.