Facebook, WhatsApp e i loro “fratelli” affondano il mercato degli Sms che schiacciato dalle chat e dagli operatori mobili virtuli continua a calare. Il traffico dati è in aumento del 33%, mentre gli utenti virtuali sono oltre 5 milioni con le Poste a fare la parte del leone. E se il traffico dati aumenta il paradosso è rappresentato da 2,4 milioni di persone che non hanno accesso a un linea fissa con una velocità di almeno 2 mega. A fotografare la situazione è l’Osservatorio trimestrale dell’Agicom secondo cui le regioni che più soffrono per il digital divide sono Molise, Basilicata e Calabria. In particolare nei primi sei mesi dell’anno gli Sms inviati sono calati del 10% a 43,1 miliardi “confermando – scrive l’Agcom – quanto già segnalato lo scorso trimestre circa la progressiva diffusione delle ‘app’ di messaggistica mobile” sugli smartphone. Il traffico telefonico, invece, è in aumento del 5,6% a 73,8 miliardi di minuti da inizio anno.
Nell’ultimo anno, invece, gli accessi alla banda larga sono cresciuti di 310mila unità: la quota di mercato di Telecom Italia, riducendosi dell’1,9%, scende al di sotto del 50%. A vantaggio di Fastweb (+1,3%) e di operatori minori, rappresentati in larga parte da quelli WiMax (+1,1%). Scendono gli accessi diretti alla rete telefonica fissa per circa 500mila linee: è il dato aggiornato alla fine dello scorso giugno rispetto a giugno 2012 che emerge dall’osservatorio trimestrale dell’Agcom. Il calo è in linea con quella osservato nei dodici mesi precedenti. La quota di Telecom Italia negli ultimi dodici mesi è scesa di 2 punti percentuali, collocandosi al 63,5%.
fonte: repubblica.it