Auditel monitorerà, dal prossimo campionato, i dati di ascolto della Serie A su Dazn: l’Agcom ha dato il via libera e il consiglio dell’autorità ha avallato le iniziative del network. Auditel sarà Joint Industry Committee di Dazn e rileverà i dati di ascolto attraverso il sistema del total audience. Sembra, dunque, concludersi almeno una delle grandi questioni legate ai diritti del calcio affidati alla piattaforma in streaming. Una vicenda importante che aveva sollevato polemiche e richieste di chiarezza legato, in particolar modo, dalla raccolta pubblicitaria.
Auditel dovrà rilasciare un dato certificato per l’ascolto al mercato. La notizia è stata accolta con soddisfazione dal Ceo di Dazn Italia Stefano Azzi che ha affidato a un comunicato il suo commento: “L’intero settore sta vivendo una fase di transizione digitale che ha registrato un’accelerazione significativa con l’avvento della Serie A Tim in diretta streaming su Dazn, con il calcio che sta facendo da volano per la digitalizzazione dell’industria sportiva”. E ancora: “La collaborazione con Auditel, che è nostro partner strategico dal 2019, si rafforza così ulteriormente in vista della prossima stagione. Siamo ovviamente molto contenti dell’apprezzamento che viene da Agcom e confermiamo il nostro impegno ad ultimare tutto il lavoro intrapreso”.
Ma i consumatori non sembrano essere altrettanto entusiasti. Secondo Codacons, infatti “Sul fronte Dazn il vero problema è la qualità del servizio reso agli utenti e la spinosa questione dei rincari tariffari decisi dalla società”. E dunque: “Giusto garantire trasparenza sul fronte dei dati di ascolto e assicurare un monitoraggio corretto e imparziale dell’audience, ma più di tutto è importante che la piattaforma garantisca un servizio efficiente ai propri abbonati, considerate le tante lamentele dei tifosi e i disservizi registrati durante la visione delle partite. C’è poi la spinosa questione dei rincari degli abbonamenti decisi da Dazn per il campionato di calcio 2022/2023, questione sulla quale pende un esposto del Codacons, unica associazione in Europa ad essersi rivolta ad Antitrust e Agcom per verificare la correttezza dell’operato della società e la legittimità degli aumenti tariffari”.