“L’Italia sconta un ritardo nell’individuazione e percezione del tema del
cyberbullismo rispetto ad altri stati membri dell’Unione Europea, e in particolare
al contesto anglosassone. La stessa formula invalsa in Italia, proprio perché
d’importazione, rischia di essere semplificante e forse riduttiva: allude
essenzialmente alle manifestazioni e ai singoli episodi”. Secondo il Commissario
dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, intervenuto al convegno “L’uso
del web degli adolescenti umbri. Rischi e opportunità”, organizzato dal Corecom
Umbria alla presenza di Elena Ferrara, promotrice della Legge sul cyberbullismo,
“occorre aver la forza di mettere al centro le cause; il cyberbullismo, se svuotato
della dimensione emotiva e relazionale, rischia di diventare un comportamento
che possiamo solo reprimere”.
Per il Commissario, “è necessario sviluppare forme di prevenzione rivolte non
solo agli adolescenti, ma anche alle famiglie e agli insegnanti. La scuola è vocata
a delineare punti di riferimento comuni; non può essere un luogo di conflitto, ma
deve ritornare ad essere l’argine più chiaro della coesione, svolgendo un ruolo di
accompagnamento e cura soprattutto nell’età prescolare”.
“L’autonomia dei giovani – ha concluso Morcellini – deve essere l’orizzonte verso
cui orientare i progetti educativi, ma rischia di essere una forma di
deresponsabilizzazione del mondo degli adulti se non scommettiamo su un
aumento dell’impegno delle figure di mediazione”.
Il Garante per la privacy sanziona ChatGpt: per Sam Altman e la sua Open Ai…
La notizia è passata, come spesso accade, quasi in sottofondo. In Italia Google è il…
Usigrai torna ad alzare la voce e lo fa sul piano di incentivazione all’esodo promosso…
Il gruppo Visibilia passa di mano: lo ha annunciato Il Giornale, ieri sera, nell’edizione online…
La voce ricavi di Google “vale” tre volte quella di Rcs-Cairo Communications, cinque volte Gedi.…
“Le piccole librerie continuano a essere garantite”: parola di Antonio Terzi, presidente del sindacato italiano…