È stato duramente criticato Corrado Calabrò da Fieg e Confindustria Cultura Italia perché ieri, in occasione della presentazione del bilancio di fine mandato ha gettato la spugna sul diritto d’autore: «Finchè il Governo non adotterà questa norma, noi – almeno in questa Consiliatura – non ci sentiremo tenuti alla deliberazione del regolamento, pur così equilibrato, che abbiamo predisposto e messo a punto con ampia consultazione». Il presidente dell’Agcom ha anche aggiunto che «internet ha un’insostituibile funzione informativa. Nessuno più di noi ne è consapevole. Ma nessun diritto è senza limiti».
Ecco allora giungere super-Mario Monti in difesa della pirateria on line. Secondo quanto riporta Milano Finanza il governo ha messo nero su bianco un regolamento che permette di intervenire sulla pirateria web. La norma – “Norme per il contrasto della pirateria informatica” – dovrebbe trovare posto in un prossimo disegno di legge sulle liberalizzazioni bis e prevede pieni poteri all’Agcom per concludere la sua istruttoria e deliberare finalmente il regolamento che punisce chi ruba i contenuti protetti da diritto d’autore (film, musica e informazione) senza pagare e li pubblica poi sul web.
All’Autorità è altresì affidata la risoluzione extragiudiziale delle controversie aventi ad oggetto l’applicazione sulle reti telematiche della legge sul diritto d’autore.
L’Agcom entro trenta giorni dall’entrata invigore del provvedimento (e qui sta il problema, perché dovrebbe trattarsi di un disegno di legge che prevede quindi tempi lunghi) adotterà poi “un regolamento che disciplina le procedure di notifica e rimozione dei contenuti in qualunque modo resi accessibili in Italia in violazione della legge sul diritto d’autore”.
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