Editoria

Agcom contro Google, il caso (sanzionato) della pubblicità al gioco d’azzardo

Con il cosiddetto “decreto dignità” e le successive linee guida dell’Agcom emanate il 18 aprile 2019, è stata vietata qualsiasi forma di pubblicità, anche indiretta, relativa a giochi e scommesse con vincite e premi in denaro.
Nella relazione annuale 2020 della stessa AGCOM si evince che sul fronte del contrasto alla pubblicità del gioco sono stati avviati cinque procedimenti, di cui 4 ancora in corso e uno conclusosi con un’ordinanza ingiunzione alla società Leo Vegas Gaming Limited. Ora nel mirino dell’Agcom è finita anche Google Ireland Limited a cui, nella seduta del consiglio del 22 ottobre scorso, è stata comminata una sanzione amministrativa pecuniaria di entità ancora imprecisata.
Il fatto è di notevole rilevanza in quanto trattasi di un’azione senza precedenti, possibile grazie all’attuazione del regolamento europeo, contro una realtà che non ha sede in Italia.
Riassumendo l’AGCOM sostiene che Google Ireland, titolare del servizio Google Ads (servizio di indicizzazione e promozione di siti web), avrebbe consentito “la diffusione, dietro pagamento, di link che indirizzano verso determinati siti, in violazione delle norme di contrasto al disturbo da gioco di azzardo”. In particolare, Google Ireland, tramite il proprio motore di ricerca www.google.com, avrebbe diffuso l’annuncio a pagamento del sito sublimecasino.com che svolge attività di gioco e scommessa con vincite in denaro.
In questo caso specifico l’Agcom ha ritenuto che la prestazione svolta da Google Ads non si sarebbe limitata semplicemente nell’ospitare il messaggio pubblicitario (cosiddetto “hosting”), ma piuttosto nel consentirne la diffusione mediante vari siti internet destinatari del messaggio.
Alla luce del Regolamento (UE) 2019/1150 che ritiene sanzionabili anche i fornitori di servizi di indicizzazione stabiliti all’estero che offrono servizi destinati al pubblico italiano, l’Agcom ha sanzionato la violazione.

Marco Modugno

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