Proclamato lo stato di agitazione e u pacchetto di 7 giorni di sciopero dall’assemblea dei giornalisti dell’Adnkronos: “L’azienda modifica in maniera unilaterale l’organizzazione del lavoro e le retribuzioni”
Non arrivano buone notizie per i redattori dell’agenzia Adnkronos. Pochi giorni fa avevamo parlato delle novità indigeste, arrivate con il 2016, in materia di organizzazione del lavoro e dei pagamenti delle domeniche. La situazione ha convinto l’assemblea dei giornalisti a proclamare lo stato di agitazione e ad assegnare al comitato di redazione un pacchetto di 7 giornate di sciopero.
Nel documento approvato a grandissima maggioranza dall’assemblea si legge che “la decisione si è resa necessaria per rispondere all’azione unilaterale intrapresa dai vertici aziendali il 30 dicembre, con la quale si è interrotta senza motivo la trattativa sindacale in corso con il Cdr e imposto una nuova, impraticabile organizzazione del lavoro e un nuovo regime retributivo per le giornate domenicali, ipotizzandolo anche per le giornate festive, con una inaccettabile forzatura delle norme contrattuali”.
L’assemblea ed il cdr dell’Adnkronos condannano apertamente il comportamento aziendale “e si preparano ad agire attraverso tutte le forme possibili e le sedi competenti”. Nel documento il cdr chiede anche un incontro con l’editore del Gruppo Adnkronos, il Cavaliere del Lavoro Giuseppe Marra, e sollecita il direttore responsabile Alessia Lautone “ad assumersi attraverso uno specifico ordine di servizio le sue responsabilità in merito ad una organizzazione del lavoro che sia adeguata agli standard di un’agenzia di informazione nazionale”.