Adn Kronos punta ai videogiochi e alla tecnologia. L’agenzia di stampa ha annunciato l’apertura del canale Tech e Games insieme a Time Star. L’obiettivo dell’iniziativa sarà quello di raccontare le novità e l’evoluzione di un mondo che è in continua espansione e che, come riferiscono i dati, interessa un numero sempre maggiore di appassionati, utenti perlopiù giovani. Si tratta, inoltre di un particolare segmento con un deciso impatto sulla vita quotidiana di tutti. La digitalizzazione e il passaggio in rete di moltissime delle attività, offre una chiave di lettura importante non solo per il nostro presente ma anche verso il futuro.
Il direttore innovazione e nuovi media di Adn Kronos Federico Luperi ha presentato così il progetto. “La scelta di introdurre un canale sull’intrattenimento digitale rientra nella strategia di ampliamento dell’offerta informativa, in una direzione che si sposa perfettamente anche con la forte accelerazione di Adnkronos nel settore digitale”. Il managing director di TimeStars Daniele Caselgrandi ha dichiarato. “La partnership con Adnkronos è motivo di grande soddisfazione e trova le sue fondamenta non solo nella comune strategia editoriale, che si pone come obiettivo quello di informare e incontrare un pubblico sempre più vasto ed esigente, ma anche nella condivisione di valori etici che sottendono alla creazione e diffusione di contenuti coinvolgenti e professionali”.
Per l’informazione la tecnologia non rappresenta più, dunque, soltanto un settore da trattare con il riguardo degli addetti ai lavori. Una nicchia altamente specializzata che parla ai pochi (o tanti, a seconda dell’argomento) che ne capiscono. Con la digitalizzazione tutti i settori economici devono fare i conti con le novità imposte dai nuovi sistemi e l’impatto di internet e del web sulla vita di ogni giorno non si può più ignorare. A cominciare dai sistemi “smart”, il cosiddetto “internet delle cose” che tengono in connessione strumenti diffusi ovunque, tanto negli ambienti di lavoro quanto nelle abitazioni.
L’avvento del 5g e il potenziamento delle possibilità garantite dal web devono portare a ripensare internet come la conosciamo oggi. L’editoria dovrà dedicare per ovvie ragioni, fosse anche solo di “audience”, maggior spazio alle tecnologie ma dovrà anche sollevare quelle questioni che per ora sembrano, se non ignorate, quantomeno in second’ordine. A cominciare dalla presenza asfissiante di poche e (troppo) potenti multinazionali capaci di limitare un mercato altrimenti ampio.
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