Dal 31 luglio – scrive l’Adiconsum in una nota – con “l’inizio delle trasmissioni di TivuSat e la decisione di spegnere il segnale analogico, il satellite è divenuto, per oltre 3.000.000 di cittadini che non ricevono il terrestre, la piattaforma indispensabile per la visione dei programmi televisivi”. Ma i consumatori stanno subendo una situazione di caos. Infatti, “ogni emittente trasmette su satellite utilizzando le codifiche a proprio uso e consumo: 4.800.000 possessori di decoder Sky non vedono i programmi criptati per mancanza di diritti esteri; 3.000.000 possessori di decoder satellitare non vedono Rete4 che trasmette in chiaro sul digitale terrestre, ma criptato su TivùSat. Per vedere Rete4, essi dovrebbero acquistare un decoder satellitare compatibile con la codifica usata da TivùSat. Nel Lazio il problema si aggrava, perché Rete4 non è più visibile in analogico”.
Secondo Adiconsum, la “soluzione è indicata nella delibera 216/00 dell’Agcom: si chiama decoder multicript o simulcript”. L’Agcom deve “agire con urgenza e obbligare SKY a cedere la propria codifica ai produttori di decoder (multicript) oppure obbligare TivùSat e SKY a trasmettere anche con la codifica dell’altro operatore (simulcript)”.
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