Gli editori indipendenti chiedono un aiuto per sostenere la filiera del libro. L’Adei fa appello alle istituzioni, il prezzo delle materie prime, su tutti quello dell’energia, è schizzato verso l’alto e continuare a pubblicare libri, a fare cultura, diventa difficilissimo, se non impossibile per tantissime realtà, specialmente piccole e medie.
Il presidente dell’associazione italiana degli editori indipendenti, Marzo Zapparoli, ha chiesto aiuto a chi di dovere. Ha utilizzato parole dure per rappresentare la realtà quotidiana delle aziende del settore, stritolate, letteralmente, tra il caro bollette e il picco dei costi della carta, il cui prezzo vola e continua a farlo senza conoscere sosta. Zapparoli ha detto: “Il libro è tuttora il pilastro economico del mondo della cultura. I libri di carta ne rappresentano il cuore, sono un bene pubblico utile per la crescita del Paese. Nell’ultimo anno i costi di produzione sono andati alle stelle. Il prezzo della carta è cresciuto del 40 per cento. In un clima di inflazione generalizzata, contribuire a sostenere il costo della carta permette di arginare l’aumento del prezzo dei libri.
Il rappresentante Adei ha poi proseguito: “Gli editori indipendenti italiani chiedono a gran voce al Ministero dell’Economia e al Ministero della Cultura di intervenire con un emendamento che preveda un contributo sui costi della carta – specie se ecologicamente certificata – per produrre libri”. E dunque ha concluso: “Un contributo che costerebbe poco allo Stato ma avrebbe ripercussioni estremamente positive, e in modo equo, per la filiera produttiva e per i consumatori, evitando l’aumento del prezzo dei libri dall’inizio del prossimo anno”.
La palla, adesso, passa nel campo del governo e, in particolare, in quella dei ministri all’Economia Giancarlo Giorgetti e quello alla cultura, Gennaro Sangiuliano.
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