Con un comunicato pubblicato sul suo sito ufficiale, l’Agcom ha annunciato l’imminente modifica della delibera 216/00 CONS, avente ad oggetto la determinazione degli standard per i decodificatori del digitale terrestre. Gli operatori del settore avranno ora 60 giorni per proporre suggerimenti sull’aggiornamento delle tecniche di ricezione. Il termine fissato dall’Autorità per la chiusura del procedimento istruttorio è di 120 giorni.
In tal modo il Garante si propone di facilitare il processo che porterà alla sostituzione dell’attuale standard di codifica, DVB-T, con il più avanzato DVB-T2. In Italia i decoder dovranno supportare la nuova tecnologia a partire dal 1 gennaio 2015. Da luglio dello stesso anno, non potranno più essere venduti apparecchi connessi al vecchio standard. Comincerà perciò un nuovo switch-off, a pochi anni da quello che ha determinato lo spegnimento del segnale analogico a favore del digitale terrestre. Gli esperti si attendono un periodo medio-lungo in cui le due tecnologie saranno presenti simultaneamente sul mercato. Alla lunga, però, il nuovo standard soppianterà quello precedente. Lo dimostrano alcune valutazioni secondo le quali nel 2015 saranno venduti 18 milioni di decoder con sintonizzatori DVB-T2.
La Rai, che già possiede un multiplex adatto alle nuove ricezioni, sta già sperimentando il segnale sul canale 11. Anche Mediaset è attiva, seppure solo in determinate zone. Si tratta comunque di primissime valutazioni, che dovranno essere necessariamente integrate da sistematiche analisi conseguenti alla diffusione dei nuovi apparecchi.
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