Addio a Gianni Minà. Il giornalista si è spento a 84 anni dopo una breve malattia cardiaca. L’ha tradito il cuore. Minà è stato ricordato da molti, specialmente in casa Rai. A Viale Mazzini, infatti, ha dedicato tutta la sua lunga carriera. Intrecciata da amicizie speciali, come quella con Fidel Castro, Muhammed Alì e Massimo Troisi, e da un impegno che ha fatto del giornalismo un’autentica arte letteraria del racconto.
I vertici Rai, l’ad Carlo Fuortes e la presidente Marinella Soldi, hanno ricordato così il giornalista scomparso: “Appassionato di sport, di musica, di cinema, è stato profondo conoscitore dell’America Latina, di cui ha raccontato nei numerosi reportage per testate e trasmissioni di approfondimento della Rai. Ha messo alla prova la sua sagacia ed ironia anche nella conduzione e nell’ideazione di programmi memorabili, da ’Blitz’ alla ’Domenica Sportivà, da ’Odeon’ a ’L’Altra Domenicà. Grazie ad una rara capacità di stabilire intensi rapporti umani e professionali, Gianni Minà è stato in grado di realizzare storiche interviste ai protagonisti del ’900 da Fidel Castro ai Beatles, da Maradona a Garcia Marquez: pietre miliari degli archivi della Rai”.
Gianni Minoli ha tributato un omaggio: “Come dirigente di Rai2 gli ho fatto fare ’Blitz’ ma prima l’ho voluto, come amico e compagno, nella squadra di ’Mixer’ nella quale lui si occupava dello spettacolo, della musica, con la sua capacità di portare chiunque. È stato una persona unica nel quadrante televisivo italiano perché era un uomo libero, con una conoscenza del mondo dello spettacolo, della musica e dello sport davvero rara. Era un artista del giornalismo”.
L’Usigrai ha ricordato così Gianni Minà: “Con Gianni Minà se ne va un pezzo importante della storia del giornalismo della Rai. Indimenticabili le sue interviste ai protagonisti dello sport, del cinema, della musica; i tanti programmi di cui è stato autore e conduttore. Un professionista rigoroso e sempre pronto a nuove sfide pur di ottenere l’intervista che ciascuno di noi avrebbe voluto fare. Da Gabriel Garcia Marquez a Massimo Troisi e De Andrè fino a Muhammad Ali, sono tantissimi i grandi personaggi che hanno risposto alle sue domande – si legge nella nota – Memorabili le sedici ore di intervista a Fidel Castro. Ma una grande parte della storia professionale di Gianni Minà resterà legata allo sport di cui ha raccontato Olimpiadi, Mondiali di calcio e di pugilato”.