L’accordo sindacale siglato tra i dipendenti giornalisti e Ciaopeople, la società editrice di Fanpage, è passato quasi inosservato. E, invece, è un elemento di grande rottura rispetto agli storici rapporti sindacali in cui la Federazione Nazionale della Stampa (FNSI) si poneva come unico possibile interlocutore nella definizione dei rapporti contrattuali.
Infatti, il contratto è stato sottoscritto sulla base dell’accordo stipulato dall’Uspi con la Cisal. La rottura dei rapporti tra l’Uspi, che rappresenta il maggior numero di imprese editrici in Italia, in gran parte periodici, e la Federazione Nazionale della Stampa è risalente, oramai, nel tempo. E non a caso, infatti, qualche mese fa la Federazione ha sottoscritto un accordo con l’Anso, l’associazione che riunisce le testate telematiche, e la Fisc, che rappresenta in sostanza le testate che fanno riferimento al mondo cattolico. Il nuovo accordo aveva l’obiettivo di legittimare queste due associazioni e, conseguenzialmente, di ridurre il ruolo dell’Uspi nell’ambito delle relazioni sindacali nel settore.
Ma in realtà l’adesione dei giornalisti di Fanpage all’accordo Uspi Cisal inverte totalmente la rotta, elidendo in maniera pressoché definitiva la pretesa della FNSI di ricoprire un ruolo ineludibile nell’ambito della contrattazione collettiva. Infatti, l’accordo appena definito è stato direttamente sottoscritto dai giornalisti di Fanpage, ossia dai soggetti direttamente interessati agli effetti economici dell’accordo che, evidentemente, hanno ritenuto non condivisibile la posizione della Federazione Nazionale della Stampa. Si apre ora un nuovo fronte nell’ambito della contrattazione collettiva nel settore giornalistico che sembra partire proprio dal superamento delle pretese della FNSI.