È stato pubblicato sulla gazzetta di oggi il decreto sulle liberalizzazioni del 20 gennaio 2012, argomento che coinvolge anche il mondo delle edicole. In un’intervista pubblicata su ‘Il Giornale’, il presidente dello Snag, il Sindacato nazionale autonomo dei giornalai, Armando Abbiati precisa che gli edicolanti non sono come i benzinai: «la nostra non è un’attività commerciale, ma un’attività di servizio che, per legge, deve garantire pluralità all’informazione». Sul testo del decreto però non si sbilancia: «Prima di esprimere pareri occorre visionare il testo definitivo che, ricordiamo, deve essere approvato dalle Camere e può quindi subire ulteriori modifiche».
«Rimane da chiarire se resta in vita (ed eventualmente come sarà interpretata) la norma del D. Lgs. 170 del 2001 secondo cui “il prezzo di vendita della stampa quotidiana e periodica stabilito dal produttore non può subire variazioni in relazione ai punti di vendita, esclusivi e non esclusivi, che effettuano la rivendita”. 0ggi,con le norme vigenti, non possiamo scegliere il nostro fornitore (che è poi quello – scelto dall’editore – che ci distribuisce i giornali) né la quantità delle testate che ci interessa vendere».
«Il decreto Monti pare stabilisca che il rifiuto di fornitura (il suo eccesso o insufficienza) da parte del distributore locale è una pratica sleale e che tutte le clausole contrattuali tra edicolante e distributore in contrasto con questi principi, sono nulle e quindi non si applicano. Ciò vuol dire che gli edicolanti dovrebbero finalmente avere più potere sia nei confronti degli editori sia nei confronti dei distributori. Avremo – conclude il responsabile del Sindacato dei giornalai – più protezione di fronte a possibili pratiche commerciali scorrette da parte dei distributori».
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