Gli americani l’hanno già ribattezzata “the next big thing”.
Si tratta dell’innovativo servizio di gesture recognition che sta spopolando nel settore dell’ it, tanto da far considerare “obsoleta” la tecnologia touchscreen.
Lo sviluppo delle funzionalità gesture è basato su un’applicazione che rileva i gesti delle mani mediante una web cam e, senza l’utilizzo del mouse o della tastiera, è in grado di avviare alcuni comandi sul pc, come catturare immagini o spostare file su un altro display.
Ecco perché i colossi dell’hi-tech, per ampliare la loro offerta e battere sul tempo la concorrenza, sono disposti a pagare milioni di dollari pur di entrare in possesso di questa tecnologia così rivoluzionaria e sofisticata.
La prima a superare il limite della manualità legata al touchscreen, è stata Microsoft con la tecnologia Kinect, inizialmente destinata ai giochi da consolle, grazie alla quale l’utilizzatore può interagire con il gioco senza indossare o impugnare alcun accessorio.
Nel 2011 Google ha acquisito Gesture Tek, giovane start up californiana specializzata nello sviluppo delle interfacce touchless.
Fiutato l’affare, si è fatta avanti anche Apple che da qualche mese è in trattativa con Prime Sense, la start up israeliana già creatrice di Kinect, per la quale il team di Tim Cook sarebbe pronto ad offrire 280 milioni di dollari.
A luglio di quest’anno, Intel ha rilevato Omek, altra start up israelina, per la modica cifra… di 40 milioni di dollari!
E infine, solo un mese fa, è giunta la notizia che il colosso di Mountain View si è accaparrato Flutter, società che sviluppa software capaci di riconoscere i movimenti del corpo (sul genere di Kinect).
Oggi, il prodotto simbolo di questa tecnologia è un piccolo device denominato “the leap”, di proprietà della Leap Motion, una start up che si occupa dello sviluppo hardware.
La giovane società di San Francisco, corteggiatissima dalle più grandi società it, recentemente ha stretto una partnership con Asus che, grazie a questo mini dispositivo, spera di commercializzare note-book di fascia alta e nuovi pc all-in one, veri e propri gioiellini dell’intrattenimento multimediale.
In Italia, al momento, non ci sono esempi di successo di start up che operano in questo settore, ma se in giro ci fosse qualche esperto di gesture recognition, visto l’interesse dei big d’Otreoceano, il momento giusto per avviarne una è arrivato…
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